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Mondo lavoro » Unità nazionale e Sindacato  

Convegno CGIL

RAPPRESENTANZA SOCIALE E CONTRATTUALE COLLETTIVA

NELLA COSTRUZIONE DELL’UNITA’ NAZIONALE

E DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA

L’iniziativa svoltasi il 13 giugno 2011 presso l’auditorium del Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia ha visto l’intervento introduttivo di Mirto Bassoli, Segretario generale della Camera del Lavoro Territoriale di Reggio Emilia e a seguire, le relazioni di Adolfo Pepe, Direttore della Fondazione G. Di Vittorio - Università di Teramo e Carlo Galli – Presidente dell’Istituto Antonio Gramsci, E.R.- Università di Bologna.
Obiettivo è stato ripercorrere il 900’ intrecciando il valore dell’unità nazionale e ruolo della CGIL e del lavoro come valore fondante dell’unità stessa del nostro paese; la conquista del Contratto Nazionale di lavoro, come elemento unificante delle condizioni di lavoro in ogni parte del Paese e come vincolo sociale del mercato, fondamento del percorso unitario e della democrazia italiana.
Nelle relazioni si è cercato di rappresentare come fattore decisivo e fondamentale l’affermazione del movimento operaio e del sindacato che spesso viene trascurata nell’insieme delle iniziative in corso. Un racconto storico e nostalgico che però non poteva che scontrarsi con quello attualmente assunto.

E’ inutile negare che l’esposizione degli ex Segretari Generali della Cgil, Antonio Pizzinato, Sergio Cofferati e Guglielmo Epifani, e la partecipazione di Luca Baldissara, Direttore Centro Studi R60 – Università di Pisa hanno evidenziato alcuni limiti e perplessità in merito.
In particolare nelle relazione politico/rievocative degli ultimi due Segretari Cofferati ed Epifani, è emersa una visione talmente autocelebrativa da impedire o offuscare ogni qual si voglia minima critica o analisi di come questa società sia cambiata in peggio anche con la complicità della più grande e forte organizzazione sindacale del paese. Almeno nel campo dei rapporti contrattuali di lavoro. Certo pretendere questo era troppo, però ascoltare una descrizione politica della società italiana dagli anni 80’ ad oggi, scevra di ogni considerazione non solo dei movimenti autonomi politici e sociali rivendicativi, come i movimenti No Global o Anti Globalizzazione come Pacifisti, credo sia inesatto o volutamente scorretto.
Un’esternazione che non solo non ha per nulla preso in considerazione quanto affermato anche dal dott. Galli nella sua relazione ma ha avuto il compito principale di rivendicare per un sindacato moderno, un ruolo sociale in totale appoggio alle politiche riformiste e sempre e comunque non in antitesi con il sistema economico dato. La mera e pura gestione dello stato esistente delle cose. Un ruolo assai diverso da quello che ha portato alla conquista dei più importanti diritti sociali e di democrazia del nostro paese.
Speriamo che qualcuno tra i numerosissime delegati persone presenti nell’auditorium abbia almeno provato a riflette su tutto questo.

Interventi di:

 

 

Mirto Bassoli: Relazione del segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia

 

 

 

 

 

 


 

Adolfo Pepe, Direttore della Fondazione G. Di Vittorio - Università di Teramo

 

 

 

 

 

Carlo Galli – Presidente dell’Istituto Antonio Gramsci, E.R.- Università di Bologna.

 

 

 

 

 

  Luca Baldissara, Direttore Centro Studi R60 – Università di Pisa 

 

 

 

 

Antonio Pizzinato,  Segretario Generale CGIL dal 1984 al 1988

 

 

 

 

 

 

Sergio Cofferati, Segretario Generale CGIL dal 1994 al 2002

 

 

 

 

 

 

Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL dal 2002 al 2010

 

 

 

 


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