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Controinformazione » Pacchetto Sicurezza 2009  

COSA PREVEDE IL PACCHETTO SICUREZZA

Il ministro dell''Interno Roberto Maroni ha il coraggio di definire le accuse di razzismo al DDL sicurezza come “una vera e propria idiozia” e di sostenere come la linea del Governo italiano sia quella che seguono tutti i Paesi  europei. Strano allora che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) condanni il DDL sulla sicurezza perché “finisce per criminalizzare lo straniero”. Leggendo nello specifico le nuove disposizioni del disegno di Legge viene il dubbio che forse l’Unhcr non abbia tutti i torti a fare questo tipo di affermazioni.

Sul piano dell’immigrazione clandestina, come ha spiegato Maroni “ci sarà un controllo più stringente  prima di ottenere la cittadinanza. Per chi ha contratto matrimonio bisognerà infatti essere sposati per due anni e non per sei mesi”. Il DDl, poi prevede un contributo (fino a 200 euro) per il permesso di soggiorno, il nuovo reato di immigrazione clandestina e norme molto più stringenti per quello che riguarda il money trasfer. Maroni ha anche sottolineato come il prolungamento nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) sarà prolungato dagli attuali 2 mesi a 6.

La norma sui Presidi-spia è invece sparita dopo che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, attraverso una lettera inviata a Maroni aveva chiesto chiarimenti in merito e dopo, soprattutto, le furiose polemiche che si erano sollevate intorno a questa norma. La nuova versione prevede che “fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attività sportive e ricreative a carattere temporaneo, per quelli inerenti all’accesso delle prestazioni sanitarie e per quelli attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie” i documenti relativi al soggiorno “devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni e altri provvedimenti di interesse dello straniero comunque denominati”.

Un’altra norma di questo DDL assolutamente civile, antirazzista ed in linea con l’Europa è quella che impedisce di riconoscere il proprio figlio alla clandestina che partorisce in Italia, se sprovvista di passaporto. Questo starebbe a significare che il figlio, non essendo riconosciuto, diventerà adottabile e non potrà più stare con la sua famiglia di origine.

Come si può pensare allora, alla luce di tutto questo, che il decreto Sicurezza non sia razzista, quando per razzista si intende un atteggiamento attivo di intolleranza  verso gruppi di persone identificabili attraverso la loro cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico o altre caratteristiche, totalmente evidente in queste norme?

La fiducia sul DDL verrà votata la prossima settimana, senza nessuna modifica, a riprova di quanto la maggioranza voglia portare a termine la faccenda  a tutti i costi ed evitare un nuovo tradimento delle fronde insoddisfatte. 

 

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