SVEGLIARE LA PROPRIA COSCIENZA
“ La perfetta salute e il pieno risveglio
Sono in realtà la stessa cosa”
Assumersi la responsabilità della propria salute e della propria felicità.
A cura di Daniela Morellini Riflessologa Specializzata
“ Un giorno il cervello, i polmoni e il cuore discutevano su quale di loro fosse l’organo principale. Il cervello diceva: “ Sono io, perché sono io che do gli ordini “. I polmoni risposero: “ Senz’aria non puoi funzionare, quindi i più importanti siamo noi “, e il cuore: “ Senza di me, l’aria non circolerebbe, e tutti e due sareste asfissiati “. L’ano, sentendo la discussione, si chiuse e disse: “ Quando vi sarete messi d’accordo, mi aprirò “.
Questa simpatica storiella ci ricorda che il nostro organismo è prima di tutto un insieme di elementi e che, se uno di questi viene colpito, di conseguenza sarà colpito tutto l’organismo.
Il primo passo verso un’effettiva guarigione è la consapevolezza: consapevolezza di sé, in primo luogo, per scoprire il funzionamento del proprio corpo.
Dalla consapevolezza discende il senso di responsabilità.
Ricordiamoci sempre che noi siamo un sistema complesso e che ogni persona è uno straordinario insieme di fisico, mentale, emotivo e spirituale
Il Dottor Edward Bach diceva: “ Ciò che chiamiamo malattia è la fase terminale di un disturbo molto più profondo e perché un trattamento possa davvero avere successo è evidente che non basterà curare la sola conseguenza senza risalire alla causa fondamentale, che andrà eliminata………….
…..la sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non avremmo compreso con altri mezzi, e non può essere eliminata fino a quando quella lezione non è stata imparata.“
L’intervento con la Riflessologia Plantare può ridurre la massa del conflitto , generato dalla malattia, consentendo di scaricare le tensioni e di attivare le energie interne dell’individuo a livello fisico e psichico, per meglio fronteggiare i traumi.
Una tempesta è affrontata in modo diverso a seconda della robustezza dell’imbarcazione. Lo stesso evento può essere vissuto in modi e intensità diverse a seconda delle energie che abbiamo in quel preciso momento per affrontarlo. Inoltre quasi sempre il conflitto viene vissuto ed elaborato in solitudine, mentre la vicinanza, il sostegno, e il dialogo con l’operatore durante il trattamento di Riflessologia Plantare scardina alla base uno dei componenti fondamentali che aggrava la somatizzazione del trauma, e cioè il fatto che questo sia vissuto in solitudine.
In questo modo si può ridurre moltissimo la massa del conflitto attivo.
Tutto questo e molto altro ancora è la Riflessologia Plantare di cui parleremo nei prossimi articoli.
Buona vita! Daniela Morellini