Programma
Sinistra Arcobaleno 

1.
Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza
Ogni
giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a
una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche
13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai
propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è
pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono
vendute a prezzi occidentali.
La Sinistra l’Arcobaleno propone:
una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore
e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata
approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza
sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e
severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le
norme.
2.
Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà
I
lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4
milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La
Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di
affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma
ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela
dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di
cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro
e le false partite IVA.
3.
Dignità e diritti nel lavoro: salari, fisco e redistribuzione
del reddito
Nel
2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese,
nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente
è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca
d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente
aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra l’Arcobaleno
vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire una
retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo
di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di
elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. La
Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta
Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e
per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni
monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra
l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi
più bassi portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di
aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, di
redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando
immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che
destina loro tutto l’extragettito maturato.
4.
Laicità: lo spazio di libertà per tutti
Nei
Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i
fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una
legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel rispetto
della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno. Da noi non
è così. La Sinistra l’Arcobaleno afferma
l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali e
propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili. La Sinistra
l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di
decidere del proprio corpo e della propria vita e propone una legge
sul testamento biologico.
5.
Libertà e autodeterminazione femminile
Nemmeno
negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è
stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una
moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La
Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge
194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori
e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non
chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne;
una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli
ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di
scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della
salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione
basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
6.
La pace, il disarmo
L’Italia
è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7°
posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti. Con i soldi
spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero
costruire 100 asili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada
pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione. L’Italia non
deve più partecipare a missioni al di fuori del comando
politico e militare delle Nazioni Unite. Vanno tagliate le spese per
gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria bellica
applicando la legge 185. Vogliamo una legge per la messa al bando
delle armi nucleari dal nostro Paese. Siamo contrari alla costruzione
della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una
Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in
discussione tutte le basi della guerra preventiva presenti sul nostro
territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo.
7.
Proteggere il pianeta: un Patto per il clima
Contrastare
gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per
garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate
misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente. La
Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il
2020 si superi il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e
che le emissioni siano ridotte del 20%; un grande investimento
pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli
edifici pubblici. L’acqua è un bene comune e come tale deve
essere pubblico. La Sinistra l’Arcobaleno propone la
ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge quadro sul governo
del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali e
le ecomafie.
8.
Le “Grandi Opere” di cui il Paese ha bisogno
Sono
necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello
sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi
Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da
quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di
trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con
nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita. Nei
prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari. Vanno abbandonati
progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a
Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi
ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e
potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su
rotaia e sulle autostrade del mare. Riduzione della produzione dei
rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure
concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più
moderne ed avanzate.
9.
Il diritto alla salute e le politiche sociali, indice di civiltà
L’Italia
destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad
esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e
la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità
sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario
pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di
salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo
sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i
Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei
livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno
propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo
nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo
nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli
essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra
regioni ricche e povere. La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano
di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i
bambini.
10.
La casa è un diritto, non una merce
Dopo
un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del
mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50%
del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa a
pagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende
per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa. La
Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se
non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia
sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al
livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale
libero. Vogliamo costituire un fondo a sostegno della
ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e
rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa
non di lusso per i redditi medio-bassi.
11.
Convivenza, inclusione, cittadinanza
Gli
immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul
PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e
lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono
esclusi dall’accesso a molti diritti. La normativa attuale
impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità
e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di
sfruttamento e precarietà estrema. La Sinistra l’Arcobaleno
ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e
l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso
per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente, il
diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CPT,
una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.
12.
Istruzione, formazione, università e ricerca: le vere risorse
per il futuro
Gli
iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado
sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione
sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro
Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano
l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli
USA, il 3,15% del Giappone. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la
laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal
rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma
senza oneri a carico dello Stato. La Sinistra l’Arcobaleno propone
la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del
tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico
da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la
valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale
educatore. La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare
l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso
della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE;
di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il
reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5
anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il
limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio.
13.
Tagliare i privilegi, difendere la democrazia
La
questione dei costi della politica non può essere separata
dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e
crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e
politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra
l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di
consiglieri regionali. La retribuzione dei parlamentari italiani non
deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli
altri Paesi europei. È necessaria una legge che sottragga ai
partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori
pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono
rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del
merito.
14.
Una informazione libera, pluralista, democratica
L’Italia
in questi anni è stata messa più volte sotto accusa
dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione.
Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il
nostro Paese occupa il 61° posto. La Sinistra l’Arcobaleno
propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione
di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca
posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale.
È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul
conflitto di interessi.