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Controinformazione » Nessun M346 e nessuna altra arma ...  

L'Italia deve recedere dall'accordo di cooperazione con Israele
NESSUN M346 E NESSUNA ALTRA ARMA DEVE ESSERE DATA AD ISRAELE

Fin dal 2005 è operativo uno scellerato accordo di “cooperazione militare”, economica e scientifica tra il nostro Paese ed Israele. Un accordo che non è stato scalfito neppure dall’ “Operazione piombo fuso” del dicembre 2008 – gennaio 2009, che ha visto Israele colpire con il suo “potere aereo” la popolazione palestinese civile inerme (1400 uccisi, di cui ca 400 bambini). AleniaAermacchi, la società di Finmeccanica con sede nazionale e stabilimenti significativi a Venegono (Varese), si accinge a consegnare ad Israele 30 jet M346 , definiti come “addestratori tecnologicamente avanzati” ma in realtà già strutturati per essere armati con missili o bombe. Queste armi verranno sicuramente testate contro i palestinesi, prima di tutti. Nella sua qualità di addestratore l’M346 è finalizzato a formare i piloti all’uso di cacciabombardieri tecnologicamente più evoluti tra i quali il “netcentrico” e “invisibile” F35, di cui Israele si vuole dotare (19 + 56 in opzione), e che anche l’Italia sta purtroppo acquistando per le guerre future.
Dal 2001 c’è stata una ripresa della corsa agli armamenti in tutto il mondo. Va ricordato, però, che la legge italiana del 1990 prevede il divieto alla commercializzazione di armi nei paesi che sono belligeranti o responsabili di crimini contro l’umanità. Questa legge è lettera morta. L’Italia commercia regolarmente senza che nessuno alzi un dito.

Il discorso di padre Alex Zanotelli davanti allo stabilimento dell'Alenia Aermacchi di Venegono Inferiore (VA) – 13 ottobre 2012

 


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