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Documenti di approfondimento » Diario di un Comitato  

DIARIO DI UN COMITATO



19 aprile 2012
Tiziana Olivieri, 41 anni nata il 11 maggio viene uccisa la sera dal suo compagno/convivente, Ivan Forte. Dopo aver assassinato la compagna strangolandola, ha incendiato l’abitazione nel tentativo di “coprire” con il fuoco ciò che aveva fatto. Dopo aver portato in salvo il figlioletto, nel cuore della notte (alle 3.45 del 20 aprile) aveva dato l’allarme ai vicini di casa, invitandoli a fuggire perché la casa stava bruciando e Tiziana era bloccata in casa. Simulò di volerla salvare ma ben sapeva che la donna era già morta.

21 aprile 2012
Il 27enne, Ivan Forte crollato, confessa – «L’ho strangolata». Nicolò, il loro bambino, ha undici mesi

28 marzo 2013
Il sostituto procuratore (Valentina Salvi) ha depositato la richiesta di giudizio immediato.

2 aprile 2013
Il gip Antonella Pini Bentivoglio ha mandato la richiesta formale di giudizio immediato al giudice Cristina Beretti. E’ quest’ultima che poi avrebbe dovuto emettere il decreto con la data dell’udienza. Ma la Pini Bentivoglio anziché scrivere sulla sua agenda “inoltrata domanda”, ha annotato “emesso il decreto di giudizio immediato".

4 maggio 2013
Viene liberato Forte per scadenza dei termini di detenzione preventiva per un errore, «Una fatalità, un errore umano – lo definisce il Presidente del tribunale Francesco Caruso –  La convinzione che tutto fosse a posto, ha impedito alla Pini Bentivoglio di accorgersi in tempo di quanto stava accadendo. «Poi però quando la Beretti ha visto la richiesta, si è accorta che il termine era già scaduto» aggiunge poi Caruso:«E’ così, qualcosa non ha funzionato nel passaggio fra le due cancellerie penali.”

Il suo legale, l’avvocato Fabio Lombardi di Rimini, commenta: «La scarcerazione? Una cosa normale».

Ivan Forte è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora con il dovere di andare a firmare in caserma a Castrovillari  in provincia di Cosenza, tre volte al giorno:
alle 8.00 – 12.00 – 20.00 e obbligo di non uscire la notte e di frequentare determinate persone.
Il gip Antonella Pini Bentivoglio lo ha accolto le motivazioni di questa decisione: “La libera circolazione sul territorio e la frequentazione dei luoghi già abitati insieme alla compagna potrebbe indurre il soggetto a voler prendere o entrare in casuale contatto con il figlio minore e la nonna materna attuale affidataria o con ambienti a loro vicini – si legge nell’ordinanza – In tale eventualità, considerate le modalità del fatto come emerso dalle indagini e dalla stessa confessione di Forte, sussiste il rischio di reiterazione di condotte violente e improvvise, stante la personalità dell’imputato”.

Il Presidente del tribunale Francesco Caruso è costretto anche a fare i conti con un organico che, nel frattempo, si è sensibilmente ridotto “Passando da 70 a 20 persone”.

8 maggio 2013
In tribunale nessuno ha voluto commentare ufficialmente l’accaduto, ma è toccato al procuratore capo Giorgio Grandinetti chiarire alcuni aspetti della vicenda: “La richiesta di giudizio immediato, da parte della procura, non è di qualche giorno prima della scadenza dei termini (come ha dichiarato il presidente del Tribunale), ma di circa 27-28 giorni prima – ha spiegato – La collega titolare dell’inchiesta che ha svolto bene il suo compito: la chiusura delle indagini da parte della procura risale a metà febbraio, quando è stata consegnata l’informativa dei carabinieri. Questo significa che, dall’aprile del 2012, quando è avvenuto il delitto, il fascicolo non è rimasto fermo”. Eppure – ammette – “queste cose non dovrebbero mai succedere e in genere non succedono”

9 maggio 2013
Un gruppo di amici, colleghi e cittadini decide di reagire a questa liberazione e decide di autocandidarsi.
Viene creato un comitato su Facebook dal nome “UNITI per TITTI” che da subito riscontra oltre 60 adesioni.
Il Comitato da subito prende a cuore la vicenda di Tiziana e partendo proprio da questo decide di lavorare affinchè sia cambiata la legge salla liberazione per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva.
Numerose proposte da subito in campo. Prima fra tutte la convocazione di una conferenza stampa per l'11 maggio giorno anche della ricorrenza della nascita di Tiziana. Obiettivo far conoscere il gruppo e sopratutto comunicare il progetto.

Nel frattempo è stata presentata una lettera da inviare a i vari ministri per sensibilizzarsi a tale proposito. (vedi file dei entrambi)

11 maggio 2013
Conferenza stampa con numerose testate giornalistiche e televisive.
Buoni servizi su Tele Reggio e Modena, resto del Carlino, Gazzetta di Reggio e Modena
Nel frattempo il fratello Alessandro e la madre Rossella Carlini vengono invitati a diverse trasmissioni televisive: La vita in Diretta (RAI), Barbara D'Urso (Canale 5), da Magalli (RAI)
Oggi era il compleanno di Tiziana.

14 maggio 2013
Intervista dei componenti del Comitato dalla trasmissione “Quarto grado” di rete 4. Lunga trattativa con la giornalista responsabile del servizio perchè voleva solo delle dichiarazioni inerenti al rapporto sentimentale tra il Forte e Tiziana. Noi abbiamo rifiutato e chiesto che venissimo intervistati per le ragioni per cui è nato il comitato che è principalmente cambiare la legge che ha permesso di mettere in libertà un assassino.
Nel servizio trasmesso venerdì 17 è stato rispettata la nostra richiesta. In diretta da casa Alessandro Olivieri Rossella Carlini. E' stato anche intervistato Ivan Forte al suo paese dove attualmente e stato confinato. Nessun pentimento ne stupore, solo una dichiarazione sul giusto processo e sentenza.

21 maggio 2013
Incontro con il Sindaco di Rubiera Lorena Baccarani per chiedere che venga discusso ed approvato in consiglio comunale la nostra proposta di “Ordine del Giorno” e la possibilità con la sua collaborazione di realizzare una fiaccolata per le vie di Rubiera. Proposta accolta con piacere.

27 maggio 2013
Consiglio Comunale di Rubiera: discussione con approvazione all'unanimità di un Ordine del Giorno integrato dal nostro testo riguardo al femminicidio, stalking e modifica della legge sulla carcerazione preventiva.

6 giugno 2013
Fiaccolata, al seguito di una messa presso la chiesa di Rubiera in ricordo di Tiziana, per le vie della città che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone e la presenza di Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, ROBERTA MORI, Presidente Nazionale delle Commissioni Regionali di Parità e il sindaco di Rubiera, Lorena Baccarani.
Giunti in piazza oltre agli interventi degli esponenti delle istituzioni ha parlato, a nome del Comitato, Alessandro Arrighi che ha esposto il valore della giornata e della nostra mobilitazione.

7 giugno 2013

Incontro con il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi e l'assessore comunale alle Pari opportunità Marcella Nordi.
Durante questo incontro veniamo a conoscenza del fatto che è lui “di legge” il Tutore di Nicolò, il figlio della Tiziana.  E dopo la nostra esposizione su quanto sta avvenendo, ci confida che a breve forse avremo sue notizie.

8 giugno 2013
Il sindaco Pighi e il Comune di Modena decide di costituirsi parte civile nel processo a carico di Ivan Forte.

10 giugno 2013
Il sindaco Baccarani e il Comune di Rubiera decide di costituirsi parte civile nel processo a carico di Ivan Forte.

13 giugno 2013 - 1° udienza del processo
Durante questa udienza il giudice Angela Baraldi, delinea subito le linee guida del processo:
Nessuna perizia psichiatrica per Ivan Forte, reo confesso dell’omicidio di Tiziana Olivieri, perchè non compatibile con il rito abbreviato, ma viene ammessa la consulenza di parte richiesta dall’avvocato difensore, dei professori universitari Giuseppe Sartori e Pietro Pietrini. E sarà discusso nella prossima udienza, fissata per l’8 luglio.
Saranno ascoltati inoltre i genitori di Ivan Forte, come richiesto dall’avvocato Lombardi. ll pubblico ministero Valentina Salvi non si è opposta, chiedendo però che vengano sentiti anche la mamma e il fratello della vittima.
Viene ammessa anche la richiesta di parte civile avanzata da Rosella Carlini con l’avvocato Barbara Tassi e Alessandro Olivieri, assistito dal legale Valentina Pellegrini.
Il giudice ha ammesso anche la medesima richiesta del comune di Modena, quale tutore del figlio di Tiziana. Il piccolo quando venne commesso il delitto aveva 11 mesi e dormiva nella stanza accanto.
Il gup ha invece respinto la richiesta del comune di Rubiera, comune in cui avvenne il delitto, poiché non è stato riconosciuto il danno.
Ivan Forte non era presente in aula durante l’udienza preliminare, ma sarà chiamato a deporre l’8 luglio prossimo. 
La sentenza è prevista per il 16 luglio.

14 giugno 2013
Il Comitato comunica alla stampa che pur soddisfatto dell'interesse rivolto alla vicenda ribadisce l'importanza che iter processuale si chiuda al più presto. Anche troppo è stato concesso e la liberazione dell'imputato ne è una dimostrazione.
Quando siamo stati informati che neanche una delegazione del Comitato “Uniti per Titti” avrebbe potuto partecipare alla seduta, abbiamo deciso di non essere presenti neanche fuori dal tribunale per permettere in tutta serenità che all'interno di quella corte di giustizia si procedesse senza possibili tensioni.
L'udienza ha evidenziato decisioni importanti anche se speriamo che l'accettazione del rito abbreviato non consenta all'imputato di ridursi la pena per un assassinio senza senso. Confidiamo sempre nel massimo della pena come minimo risarcimento per la famiglia e per tutta la comunità.
Ci dispiace altresì, che sia stata respinta dal Giudice Angela Baraldi la richiesta di Parte Civile del comune di Rubiera perchè, come il Sindaco Baccarani, riteniamo che sia stata ferita tutta la comunità che mai aveva visto una tale brutalità. Altro modo siamo soddisfatti però, della mancata accettazione di una perizia psichiatrica presentata dall'avvocato di Ivan Forte, Fabio Lombardi, perchè ritenere psicologicamente instabile o affetto da doppia personalità un assassino che medita come far scomparire, per uscirne impunito, le tracce della sua aggressione, tutto può sembrare ma non certamente “matto”.
Attendiamo con apprensione le prossime udienze fissate per l'8 e 16 luglio dove finalmente si entrerà nel vivo del processo e pur non potendo assistere all'interno dell'aula, non faremo certamente mancare la nostra presenza nei pressi del tribunale non solo come amici della famiglia ma come cittadini che chiedono in nome “delle tante Tiziana”  una giusta e severa pena.


29 giugno 2013
Il comitato organizza, in collaborazione con la polisportiva di Marzaglia, una cena di solidarietà e di raccolta fondi per assistere la famiglia Olivieri nel mantenimento di Nicolò, figlio di Tiziana, e per le spese legali. Partecipano oltre 400 persone, compreso Emanuele Cavallaro, vicesindaco di Rubiera.

 

8 luglio 2013
L'udienza fissata per oggi è stata rinviata a causa di uno sciopero degli avvocati a cui ha aderito l'avvocato difensore. In tribunale si sono presentati i legali della famiglia della vittima, Barbara Tassi e Valentina Pellegrini, ma non l’avvocato di Ivan Forte, il riminese Fabio Lombardi. La sentenza che era prevista per il 16 luglio slitterà ai primi giorni di ottobre.
Definita però un istanza per il 23 settembre per sentire i genitori di Ivan Forte, l'imputato e la madre e il fratello di Tiziana. Obiettivo: individuare il movente di tale omicidio. Prossima udienza, causa pausa estiva, sarà il 23 settembre alle ore 9,00 presso il tribunale di Reggio Emilia

12 luglio 2013
Il sindaco, Lorena Baccarani, insieme alla direttrice della Fondazione, Lucia Biavati, incontrano  la mamma di Tiziana, Rosella Carlini, per informarla della decisione della “Fondazione per le vittime dei reati” e consegnarle il contributo.
«La triste storia di Tiziana ha duramente colpito tutti noi, ci ha lasciato sgomenti, e per questo ci è sembrato giusto creare una forte rete di protezione e di aiuto a questa famiglia coinvolgendo tutte le istituzioni», ha spiegato il sindaco Baccarani. Nata nel 2004, la Fondazione – presieduta dal giornalista e politico Sergio Zavoli - interviene “a favore delle vittime dei reati, compresi gli appartenenti alle forze di polizia nazionali e alla polizia locale, quando, da delitti non colposi, ne derivi la morte o un danno gravissimo alla persona. Per danno gravissimo alla persona si intendono i danni arrecati ai beni morali e materiali che costituiscono l’essenza stessa dell’essere umano, come la vita, l’integrità fisica, la libertà morale e sessuale” (articolo 2, comma 1 e 2 dello Statuto). Tra le tipologie di intervento previste rientrano il sostegno scolastico per brevi periodi ai figli della vittima, particolari cure mediche, spese per la copertura per alcuni mesi dell’affitto di casa, oppure semplicemente una donazione “una tantum” per affrontare nell’immediato le difficoltà più urgenti.

15 luglio 2013
Conferenza Pubblica a Rubiera sul tema del Femminicidio dal titolo:
“OLTRE LA VIOLENZA: PROSPETTIVE NORMATIVE CONTRO IL FEMMINICIDIO”
presso Biblioteca Comunale di RUBIERA -Via Emilia Est, 11
sono intervenuti:
Lorena Baccarani - Sindaco di Rubiera
Flavio Novara - Referente Comitato “Uniti per Titti”
Silvia Iotti - Vice Presidente Ass. “NONDASOLA” di RE
Annalisa Ferrari – Avvocato Ass. “NONDASOLA” di RE
Vera Romiti – Coordinatrice Forum Prov. Delle Donne
Roberta Mori - Presid. Nazionale delle Commissioni Regionali di Parità


07 settembre 2013
Conferenza Pubblica alla Festa Regionale del partito Sinistra Ecologia Libertà a Gattatico di Reggio Emilia dal titolo:

"FEMMINICIDIO, POLITICA E DIRITTO DELLE DONNE. QUALI PROSPETTIVE?"
Giovanna Fava (Presidente Forum donne giuriste)
Ethel Carri (Avvocato, coautrice del libro «Femminicidio»)
Elena Tagliani (Responsabile regionale organizzazione SEL)
Alessandro Arrighi (Comitato «Uniti per Titti»)
Carmen Marini (Presidente associazione «Non da sola»)

23 settembre 2013
Una giornata difficile quella di Lunedì. L'udienza, volta alla ricerca del movente dell'omicidio, si è svolta dalle ore 9.00 alle 18.30 con solo 1 ora di stop divisa in tre pause. Il parere della difesa e quello dell'accusa sono stati messi a confronto. Hanno deposto non solo il fratello e la madre di Tiziana ma anche i genitori e lo stesso Ivan Forte che è stato invitato a deporre per poi essere sottoposto più volte a domande da parte del PM Valentina Salvi, dal Giudice Paola Baraldi, dalla pubblica accusa e dal suo stesso avvocato difensore. Al termine l'imputato ancora una volta, come si era presentato, ha lasciato il tribunale da uomo libero.  Nel video la cronaca della giornata...

5 ottobre 2013
Esce un intervista sul Resto del Carlino di Modena all'avvocato Lombardi difensore di Ivan Forte che attacca la mamma di Tiziana definendo non veritiere le sue dichiarazioni in riferimento al vero pentimento del suo assistito. Non solo ma definisce il Forte come una persona che “... non conserva più alcun ricordo in cui si è svolta la sequenza dell'omicidio, il che è del tutto compatibile con le normali conseguenze del raptus che lo ha colto a causa di un prolungato accumulo di aggressività nella dinamica del rapporto di coppia. La rabbia è esplosa quando la sua compagna ha gettato a terra il bambino. … nemmeno il miglior attore del mondo sarebbe stato capace di trasmettere un tale senso dio cordoglio, rimorso e profonda disperazione. Non può esserci alcun dubbio sulla sua sincerità” (Leggi...) 

6 ottobre 2013
Le dichiarazione dell'avvocato Lombardi meritano una risposta e questa arriva da Novara Flavio, del comitato Uniti per Titti, con un articolo pubblicato sul Resto del Carlino Reggio Emilia. (leggi...)

23 ottobre 2013
La prima udienza in cui si sarebbe dovuta concludere con la definizione del periodo di condanna ancora una volta è stata rinviata per l'ennesima “questione tecnica”. All'interno del fascicolo non era stato inserito il tabulato delle telefonate, ritenute fondamentali dal PM per la definizione della giusta pena. Errore questo ancora imputabile alla procura anche se il Procuratore capo Giorgio Grandinetti afferma che:" Il disguido non è della Procura, ma è stato rimediato in tempo. In questo caso c'è stato un errore iniziale".
Chi è allora il colpevole? Nessuno e tutti come sempre.
“Un nuovo errore, una schifezza” la frase dettata dalla rabbia e dalla delusione di Rosella Carlini, la mamma di Tiziana Olivieri. Ancora una volta la giustizia e i familiari dovranno attendere il 4 novembre data in cui è stato rinviato il processo.

4 novembre 2013
Questa mattina, in tribunale a Reggio Emilia, il gup Angela Baraldi ha condannato Ivan Forte a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Tiziana Olivieri. Pena stabilita con rito abbreviato, nonostante il pubblico ministero Valentina Salvi avesse chiesto l’ergastolo. Il GUP non ha riconosciuto nè le attenuanti generiche nè le aggravanti. Nemmeno ha disposto la carcerazione ma solo l'obbligo di firma a Castrovillari (Cosenza). Del milione di euro circa chiesto dalla parte civile come risarcimento in favore del bimbo della coppia, Nicolò, della madre e del fratello di Tiziana, Rosella Carlini e Alessandro Olivieri, la cifra concessa è stata dimezzata. Ancora una volta, nonostante la condanna, Ivan Forte lascia il tribunale da uomo libero. Se non farà ricorso o scapperà, entrerà in carcere tra 90gg, dopo il deposito della sentenza.

6 novembre 2013
Il dott. Francesco Caruso presidente del tribunale di Reggio Emilia, concede un intervista in cui sostiene che “La sentenza è severa” e che la precedente scarcerazione è stato “Un errore che ha rivelato però che il carcere non era necessario”. Ma non finisce qui. Afferma anche che «Basta con le pressioni» e che «Alla luce di quello che è accaduto, ovvero il fatto che Forte ha rispettato rigorosamente la misura alternativa che gli è stata applicata, quell’errore non è poi stato un errore. Il carcere preventivo dovrebbe essere un’eccezione, per evitare il pericolo di fuga, la reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove. In questo caso c’era solo il primo rischio e Forte ha dimostrato, finora, che non ha intenzione di fuggire. E poi non dimentichiamo che in Italia si sta andando verso una limitazione della carcerazione preventiva perché si continua a dire che troppe persone vanno in carcere prima di essere giudicate». (leggi intervista).
Il Comitato per voce di Novara Flavio e Alessandro Arrighi, rispondono al presidente. (Leggi il comunicato)

7 novembre 2013
Ore 17,30 Ivan Forte viene arrestato per pericolo di fuga a Castrovillari (Cosenza) su richiesta del PM, e condotto in cella. Il suo avvocato annuncia ricorso.

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