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Medio Oriente » Tunisia: cosa resta della primavera araba  

Tunisia 14 gennaio 2012
UN ANNO DOPO LA RIVOLUZIONE - Viaggio in un paese libero

di Mirca Garuti e Flavio Novara


TUNISIA: COSA RESTA DELLA PRIMAVERA ARABA


 

Per cercare di comprendere quale futuro e quanto ancora oggi è vivo il sogno di liberta nel popolo tunisino, la redazione di Alkemia, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, ha organizzato nella settimana dal 2 al 9 maggio 2012, un ciclo di conferenze dislocate tra Roma, Siena, Modena, Pegognaga (MN) e Bologna. In quelle sedi abbiamo cercato di far conoscere quanto è accaduto, attraverso le testimonianze dei protagonisti di quei giorni.
Ne abbiamo parlato con ABIDI MONDHER, Pres.te de l’Union Des Cadress Chomeurs Regueb UCCR Tunisia - associazione che è stata alla guida delle prime proteste nel cuore contadino a Regueb e FABIO MERONE, di “Itinerari Paralleli – Turismo sociale e cooperazione” italiano che vive da anni a Tunisi e testimone di quanto accaduto negli ultimi anni in Tunisia.

In due diversi incontri, il 4 maggio a Modena e il 6 maggio a Pegognaga (MN), entrambi hanno illustrato ai presenti i concitati giorni della cacciata del vecchio presidente Zine el-Abidine Ben Ali dal palazzo del potere. Una sommossa popolare che dal 17 dicembre 2010 al 14 gennaio 2011 ha visto protagonista il popolo tunisino contro il suo dittatore. L'effetto scatenante di una situazione già da tempo insostenibile, la morte di Mohamed Bouaziz, un giovane laureato che per vivere faceva l'ambulante abusivo a Sidi Bouzid e che per protestare contro la polizia comunale che gli aveva sequestrato la merce, moriva dandosi fuoco nella piazza principale del suo paese.
La paura che, fino a questo momento, aveva immobilizzato il popolo, ha trovato la forza e l'energia di trasformarsi, dissolvendosi in un onda  travolgente contro la frustrazione per la disoccupazione, la corruzione dei poteri, l'indifferenza delle autorità  e per la mancanza di libertà d'espressione e di stampa.

 

A Modena l’incontro si è caratterizzato per l'alta presenza di Tunisini immigrati che, anche loro protagonisti della serata, hanno cercato di comprendere quello che era avvenuto e stava avvenendo oggi nel loro paese. Comune denominatore l’amore per la propria nazione e la consapevolezza delle difficoltà che una giovane democrazia dovrà affrontare. Non solo per la necessità di dare una risposta economica immediata, causa l’alto tasso di povertà e di disoccupazione ma anche per la speranza e la fiducia nelle forze politiche attualmente presenti in parlamento impegnate a redigere la nuova Costituzione.
Sull’ombra di tutti la fiducia o il sospetto verso l’ingerenza delle forze straniere e sul ruolo del primo partito, della Tunisia, di estrazione mussulmana.

 

 

Anche a Pegognaga (MN), presso il circolo ARCI Casbah, la serata ha affrontato il medesimo percorso ma è stata importante anche la testimonianza di una giovane studentessa Tunisina, N’HARI AMIRA, che di quei giorni non solo ne ha raccontato una sua impressione ma ha provato anche ad interagire con i presenti e i relatori in merito a quale futuro sperare per il proprio paese.

Questo l’audio di quelle serate.  

Modena 4 maggio 2012 - Istituto Storico Modena - Sala “Giacomo Ulivi”


Pegognaga, 6 maggio 2012 - circolo ARCI Casbah

 

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