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Medio Oriente » Silenzio per la Palestina  

SILENZIO: ISRAELE-PALESTINA

“L’abitudine”  dei conflitti in medio oriente, da parte della maggioranza delle persone, la “paura” di schierarsi apertamente per mantenere l’ equilibrio di potere, da parte dei politici, del governo, dei mezzi d’informazione, crea l’indifferenza. Quello che sta succedendo nei territori palestinesi, in questi ultimi mesi, è veramente drammatico ma scivola via quasi  dolcemente, in punta di piedi, per non disturbare, per non creare problemi. Ci sono invece delle realtà  che debbono essere dette, raccontate,  per un semplice diritto di giustizia.

I FASCISTI NEL GOVERNO D’ISRAELE

Il 30di ottobre u.s. il governo israeliano ha approvato la nomina alla carica di ministro per le questioni strategiche Avigdor Lieberman, leader del partito russofono di estrema destra “Yisrael Beitenu” (Nostra casa Israele). La condizione che ha posto Lieberman per il sostegno all’esecutivo è stata quella di avere per sé un ministero legato alla sicurezza, o la difesa o la sicurezza pubblica, infine si è arrivati al compromesso della creazione di un nuovo ministero per lui, quello delle “minacce strategiche”.  Questa scelta non è di certo una garanzia per la risoluzione del problema palestinese, se solo ci si sofferma un attimo sulla figura di questo non nuovo personaggio( ministro nel precedente governo di Sharon). Lieberman si era già dichiarato favorevole nel 2001 agli attacchi verso l’Iran, si era opposto al ritiro di Gaza ed allo smantellamento di alcuni avamposti coloniali in Cisgiordania. E’ un sostenitore della deportazione degli arabi con cittadinanza israeliana verso i territori palestinesi e la Giordania. Durante un dibattito in parlamento, nel maggio scorso, chiese la condanna a morte per i deputati arabo-israeliani colpevoli di “collaborazionismo”con Hamas.
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Ahmad Tibi, deputato della lista araba unita Ta’al ha recentemente dichiarato al quotidiano Yedioth Ahronot:”Anche se già ci sono dei razzisti in questo governo, l’inclusione di Lieberman aumenterà l’importanza del razzismo e del fascismo e sposterà l’odio anti-arabi dalle stradeal governo. Il suo è un partito fascista israeliano il cui motto è odiare gli arabi. Israele ha boicottato l’Austria nel caso di Jorg Haider per molto meno”. Lieberman, con la sua xenofobia di estrema destra, aiuta a decifrare meglio la vera indole di un governo che si maschera da “moderato” e rifiuta ogni iniziativa di pace, soffoca il popolo palestinese e minaccia di destabilizzare ancor più l’intero medio oriente. La scelta dell’ingresso dei fascisti nel governo israeliano è dovuta anche dal bisogno di rafforzarsi in un momento di grande difficoltà, dovuta soprattutto agli scandali che coinvolgono tutta la leadership sionista ( dalle accuse di stupro e molestie sessuali a carico  del Presidente Katsav, alle accuse di grave corruzione su speculazioni immobiliari e finanziarie a carico di Olmert)

NATO-ISRAELE ACCORDI SEMPRE PIU’ STRETTI

E’  stato raggiunto a Bruxelles un accordo di cooperazione bilaterale tra Israele e l’Alleanza. La marina di Tel Aviv parteciperà alle operazioni di pattugliamento navale “ antiterrorismo” davanti le coste libanesi e siriane. Israele quindi,  dopo aver condotto una guerra con bombardamenti con il fosforo e le “cluster bomb” per 34 giorni contro il Libano, dopo l’occupazione delle fattorie di Sheba, dei territori palestinesi e del Golan siriano, dopo la produzione di oltre 200 bombe atomiche e la programmazione di guerra batteriologica, parteciperà a pieno titolo a queste operazioni della Nato nell’ambito della missione chiamata “Active Endeavour”.

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La Nato assolverà in questo modo le violazioni israeliane delle varie risoluzioni dell’Onu, delle Convenzioni di Ginevra, del trattato di non proliferazione nucleare, immedesimandosi nella brutale politica israeliana. La  trattativa per arrivare a questo nuovo pericoloso rapporto è avvenuta tra Bruxelles e Tel Aviv. nel silenzio più totale. Bruxelles è una sede importante, sede del comando Nato, sede che doveva essere di speranza per i famigliari di 23 vittime della strage di Sabra e Chatila, per il processo per crimini di guerra contro Ariel Sharon, ma che purtroppo fu bloccato a seguito della minaccia di spostare la sede dell’Alleanza a Varsavia. Durante il convegno che si è tenuto il 24 di ottobre nella cittadina di Herzlya, presso Tel Aviv, su “i rapporti Nato-Israele e il dialogo Mediterraneo”. Il ministro degli esteri israeliano, Signora Tzipi Livni, ha illustrato la “filosofia” della nuova partnership Israele-Nato. Una filosofia allineata sulle posizioni dell’amministrazione Bush in netto contrasto con le posizioni sul conflitto palestino-israeliano ed arabo-israeliano portate avanti dai paesi europei. La Livni ha dunque sostenuto che “Israele e Nato sono dei partner naturali. La tensione in Medio Oriente non è più dovuta a dispute locali su territori o confini, ma piuttosto a ideologie estreme e agli Stati fondati su queste ideologie. Per questo occorre creare, e da qui l’intesa con la Nato, una difesa comune degli stati che condividono i nostri valori e principi”

Ma quali sono questi principi ? quello  forse dell’occupazione dei territori con la forza delle armi? Quello di opprimere un altro popolo?

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