MARTEDÌ 30 GENNAIO 2007
“IL MISTERO SULLA LETTERA DELL’INDIPENDENT SI INFITTISCE”
Finale Emilia – Si ingarbuglia la matassa. Più il tempo passa più le
parti si confondono e si sovrappongono creando confusione e smarrimento in chi
segue la vicenda. Ora sembra che in una lettera inviata per raccomandata
dall’Indipendent all’Unione dei Comuni il 19 gennaio 2007 siano riportati tutti
i nomi, le date, gli incarichi istituzionali delle controparti e la
documentazione mostrata negli incontri tra i rappresentanti dei Comuni
protagonisti della vicenda e i dirigenti della multinazionale. Gli incontri tra
le parti sarebbero avvenuti tra il 2 marzo e il 6 ottobre 2006, tre giorni
prima che il progetto venisse ufficialmente presentato a Bologna. La cosa grave
è che la lettera è stata anticipata all’Unione dei Comuni per fax il 19, quindi
tre giorni prima del viaggio dei 4 sindaci a Roma, che, interpellati il 24
gennaio dalla Gazzetta di Modena garantivano di non saperne niente. Cosa molto
difficile da credere visto che la lettera esiste e costituisce una prova
difficile da smentire. Salvo che la dicitura ‘Anticipata per fax’ sulla parte
alta a sinistra della lettera non sia tutta una montatura. Sembrerebbe un po’
troppo complesso e machiavellico come piano per corrispondere alla realtà. Forse è più probabile che qualcuno sapesse e
ha taciuto, nascondendo la cosa anche ai sindaci. La cosa però che incuriosisce
maggiormente è che tutte le persone indicate dalla lettera (sindaci, politici e
dirigenti comunali) neghino quello che è l’oggetto della lettera: gli incontri
che hanno avuto luogo precipuamente tra il 2 e 6 marzo dell’anno scorso. Se
ammettessero che questi incontri sono avvenuti
realmente crollerebbe la loro credibilità agli occhi della gente,
infatti, in questo caso, loro sarebbero stati a conoscenza della vicenda già da
marzo senza farne parola con nessuno. La storia, allora, prenderebbe tutta
un’altra piega. La favola che loro non ne sapessero niente cadrebbe
inesorabilmente. Con queste premesse la lettera che sindaco di San Felice, il
Dott. Meschieri Marco, ha inviato alla regione Emilia Romagna – Direzione
attività produttive – il 31 Marzo 2006 con oggetto ‘Conferimento di
concessione di stoccaggio di gas naturale “Rivara”’ ha tutto un altro sapore e
apre tanti nuovi interrogativi. Ma allora il sindaco Meschieri conosceva già a
marzo l’intenzione dell’Indipendent? Si era già incontrato con loro, anche se
ora nega l’accaduto? E perché avrebbe dovuto (insieme agli altri sindaci)
nascondere la cosa ai cittadini e alla stampa per poi fare un grande polverone
dopo a difesa del proprio territorio? Non resta che aspettare..
Rassegna stampa
Dal portale on line Sesto Potere del 30 GENNAIO 2007
“DAL
CONSIGLIO PARERE NEGATIVO AL PROGETTO DEL GAS A RIVARA”
Mirandola
- “Parere negativo su un progetto che non presenta benefici per la zona e
comporta rischi per l’ambiente e la salute”. E’ questo uno dei passaggi più
salienti dell’ordine del giorno approvato lunedì 29 gennaio all’unanimità dal
Consiglio Comunale di Mirandola sul progetto dello stoccaggio del gas a Rivara.
Il documento, presentato dai capigruppo dei Ds Gianni Valente, della Margherita
Roberto Pignatti, e di “Uniti per Mirandola” Ciro Scala, è passato con due
emendamenti proposti dal Sindaco Luigi Costi, dopo il confronto e la
discussione in aula. Il Consiglio di Mirandola si riconosce nell’ordine del
giorno dell’Unione dei Comuni vtato all’unanimità lo scorso 21 dicembre. Il
documento approvato lunedì 29 in Consiglio comunale prende atto “del positivo
incontro del 22 gennaio tra i Sindaci dell’Area Nord e il Governo, durante il
quale è stato finalmente chiarito che il sito in questione non è tra quelli
ritenuti indispensabili per lo stoccaggio del gas sul territorionazionale e che
la procedura di Valutazione d’impatto ambientale avverrà nella maniera più
rigorosa possibile e vedrà dall’inizio della verifica stessa fino alla
decisione finale coinvolti tutti i livelli istituzionali”. L’Assemblea
mirandolese invita pertanto il Sindaco, la Giunta e i rappresentanti del
Consiglio di Mirandola all’interno dell’Unione, in sinergia con Provincia e
Regione, “a monitorare il corretto svolgimento della Valutazione d’impatto
ambientale e a sostenere in tale ambito le ragioni di preoccupazione e di
dissenso espresse dai cittadini e dalle istituzioni locali, esprimendo il
parere negativo sul progetto”. Il documento approvato da tutte le forze
politiche invita altresì il Sindaco e la Giunta “a promuovere, sempre d’intesa
con l’Unione, politiche volte alla qualificazione dell’apparato produttivo,
alla crescita della buona occupazione e all’ulteriore elevamento della qualità
della vita dei cittadini dell’Area Nord”.
Rassegna stampa
Dal portale on line Sesto Potere del 29 GENNAIO 2007
“DEPOSITO GAS, AL VIA GRUPPO
LAVORO TECNICO”
San
Felice - Approvato il protocollo d’intesa tra Provincia di Modena e Unione
Comuni Area nord per supportare l’attività di analisi del progetto per un
impianto di stoccaggio di gas a Rivara di San Felice per il quale è in corso la
procedura di Via (Valutazione d’impatto ambientale). La Provincia ha quindi
effettuato le prime cinque nomine (comunicato n. 112) del Gruppo tecnico di
lavoro previsto dal protocollo designando i tre tecnici indicati dall’Unione,
scelti tra una rosa di cinque nomi suggerita dai Comitati, e aggiungendo anche
gli altri due esperti «come ulteriore supporto nell’analisi dei possibili
impatti ambientali e delle relative condizioni di sicurezza nei diversi ambiti
d’intervento» spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana
ricordando che il Gruppo di lavoro sarà completato con i tecnici indicati da
quattro istituzioni pubbliche: il Dipartimento di Scienze della Terra
dell’Università di Modena e Reggio Emilia; il Dipartimento di Ingegneria
chimica, mineraria e delle tecnologie ambientali dell’Università di Bologna;
l’Arpa; il Dipartimento Salute pubblica dell’Azienda Usl di Modena. Il
coordinamento tecnico del gruppo di lavoro è affidato all’ingegner Alberto
Pedrazzi, dirigente del Servizio Risorse del territorio e impatto ambientale
della Provincia, e al geologo Daniela Smerieri, referente del Servizio di
Coordinamento delle politiche ambientali dell’Unione dei Comuni. La presidenza
è affidata congiuntamente all’assessore provinciale Caldana e a Mila Neri, sindaco
di Camposanto e assessore all’Ambiente dell’Unione dei Comuni.
«Le
amministrazioni locali – sottolinea Mila Neri – giudicano imprescindibile la
rigorosa tutela del diritto alla salute dei cittadini nonché la scrupolosa
salvaguardia di tutti gli elementi che contribuiscono a determinare il contesto
ambientale all’interno del quale si colloca la proposta progettuale». Tra i
compiti del Gruppo di lavoro, infatti, c’è proprio quello «di completare e
meglio circostanziare» le osservazioni già presentate dai sindaci dell’Area
nord lo scorso ottobre nell’ambito della procedura di Via, formulare «eventuali
nuove osservazioni sulla base delle criticità riscontrate», esaminare
«fondatezza e incontrovertibilità scientifica delle controdeduzioni fornite
alle osservazioni proposte
Tutti
e cinque gli esperti indicati dai Comitati sono stati nominati dalla Provincia
di Modena nel Gruppo di lavoro tecnico: si tratta di un ingegnere, un
epidemiologo, un agronomo e due geologi. Domenico Massi, ingegnere, esperto di
fonti energetiche, ha lavorato per Agip ed Eni e attualmente è consulente
ambientale per associazioni e comitati, soprattutto rispetto al procedure di
Valutazione di impatto ambientale per centrali turbogas e inceneritori. Claudio
Po, epidemiologo, specializzato in Igiene e medicina preventiva e sociale, è un
esperto di inquinamento atmosferico e problemi ambientali. Dal 2002 è
professore a contratto dell’Università di Bologna, facoltà di Medicina, per la
scuola di specializzazione in Igiene, corso su “Energia, inquinamento
atmosferico e salute”. Claudio Malagoli, docente alla facoltà di Agraria
dell’Università di Bologna, è autore di numerosi studi e pubblicazioni sulle
produzioni agricole del territorio e ha fatto parte di numerose commissioni
ministeriali su problematiche del settore. Antonio Scaglioni, geologo, libero
professionista, autore di numerosi studi idreogeologici anche nell’area di
Finale e San Felice, ha fatto parte di numerose commissioni urbanistiche ed
edilizie e ha collaborato alla definizione di diversi strumenti urbanistici. E’
presidente del collegio dei probiviri dell’associazione regionale dei geologi
impegnati in protezione civile. Giovanni Martinelli, è laureato in Scienze
geologiche (geochimica) e, come esperto idrogeologo, dal 2002 è stato
distaccato all’Arpa dalla regione Emilia Romagna dove ha il ruolo di dirigente.
Vanta numerose collaborazioni scientifiche (con il Cnr, Università italiane e
istituti di ricerca) ed esperienze di carattere internazionale.
Rassegna stampa
Da Modena2000.com del 25
GENNAIO 2007
Paolo
Zanca (SDI) ha presentato in Regione una mozione, da sottoporre al vaglio
dell'aula, concernente il progetto per la realizzazione nel modenese di
depositi di stoccaggio di gas naturale da parte della società Indipendent Gas
Management, che interessa i Comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla,
Mirandola, oltre a Crevalcore. Il consigliere rileva come il progetto, per le
sue dimensioni e per le sue caratteristiche strutturali, incida su diversi
aspetti che giustamente preoccupano le comunità locali sotto il profilo della
sicurezza e della salute pubblica (emissioni in atmosfera, inquinamento
acustico, sicurezza degli impianti).
Per queste problematiche la Giunta dell'Unione dei Comuni Modenesi dell'Area
Nord e i Comuni di San Felice e Crevalcore hanno presentato agli Enti preposti
all'istruttoria una richiesta di supplemento di indagine e diverse
osservazioni, aggiunge Zanca. Nel documento, quindi, si valuta necessario
presidiare tutte le fasi di VIA senza pregiudiziali, ma nella più assoluta
coerenza con il principio di precauzione, che scongiuri qualsiasi rischio
attuale o potenziale sotto il profilo della sicurezza e della salute pubblica.
Da qui la serie di impegni che nella mozione vengono chiesti alla Regione Emilia-Romagna
ed ai Ministeri competenti. In particolare, si impegna la Giunta regionale a
confermare ed implementare, relativamente al progetto in questione, la propria
azione di tutela della sicurezza, della salute pubblica e dell'integrità
ambientale e ad incaricare un pool di scienziati di competenza riconosciuta a
livello nazionale ed europeo, in posizione di assoluta terzietà rispetto
all'opera proposta, che supporti l'Istituzione nello studio e nell'esame di
ogni aspetto rilevante per la salute e la sicurezza dei cittadini.Alla Regione
si chiede inoltre di non esprimere un parere positivo, qualora non siano
fornite tutte le necessarie garanzie di sicurezza e tutela della salute
pubblica per le comunità locali interessate e, comunque, di concertare il parere
con il Comune di San Felice e l'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord. Ai
Ministeri competenti si chiede di farsi carico delle necessarie garanzie
relativamente alla tutela della salute pubblica, all'impatto prodotto
dall'opera e dalla tecnologia proposta per la sua realizzazione, alla tutela
dell'integrità ambientale e dei beni presenti sul territorio, alla luce delle
osservazioni presentate dalle Istituzioni locali e dai comitati dei cittadini.
Sempre ai Ministeri competenti si chiede, in analogia con la richiesta avanzata
dalla Provincia di Modena, l'emanazione di un provvedimento di proroga della
procedura o, se necessario, di sospensione della stessa. Infine, nel documento
si invita il Governo ad elaborare un nuovo Piano Energetico Nazionale, verificando
l'effettiva coerenza del progetto in questione con il Piano stesso e quindi
l'effettivo persistere della necessità di realizzarlo nel luogo proposto e
nelle dimensioni previste.
Comunicato stampa dei Ds
23 GENNAIO 2007
"IL GOVERNO PRECEDENTE NON INFORMÒ NESSUNO, NEMMENO LA LEGA NORD"
PROGETTO
DI STOCCAGGIO DEL GAS, INTERVIENE ROBERTO GANZERLI, COORDINATORE DEI DS
DELL'AREA NORD
In merito alle presa di posizione della Lega Nord sul progetto di stoccaggio
del gas a Rivara di San Felice, trasmettiamo una dichiarazione del coordinatore
Ds dell'Area Nord Roberto Ganzerli.
"L'
incontro di ieri a Roma tra Governo ed Enti Locali ha chiarito che esiste la
comune volontà, nell'affrontare la
delicata questione dello stoccaggio del gas, di mettere al centro i temi della
sicurezza e della
salute dei cittadini. Questa unità d'intenti, accompagnata dal coinvolgimento
costante degli Enti Locali e nella massima trasparenza e informazione sulle
procedure, rappresenta la migliore garanzia per l'intera
popolazione. Ed è esattamente il metodo
opposto a quello seguito dal governo Berlusconi il quale, non si sa bene per
quali motivi, non ha mai informato gli enti locali né le popolazioni
interessate. Questo è ancora più grave perché il governo di centrodestra aveva,
già nell'agosto del 2005, rilasciato una concessione ventennale senza prima
avere acquisito, come prevede la legge, la valutazione d'impatto ambientale e
il parere della conferenza dei servizi presso il ministero dell'Industria.
Sarebbe opportuno a questo punto che qualche parlamentare del
centrodestra, meglio ancora se
modenese, desse finalmente un'esaustiva spiegazione di quanto accaduto.
Dov'erano quando il loro esecutivo dava il via libera alla società Independent?
Alla Lega Nord invece non chiediamo nulla. I suoi dirigenti - per loro stessa
ammissione - non sono mai stati informati dal governo di cui facevano parte e
quindi oggi non saprebbero cosa rispondere. Non resta loro che arrampicarsi
sugli specchi".
Rassegna stampa
Da il nuovo giornale di Modena del 23 GENNAIO 2007
"Sono
soddisfatto, perche' l'incontro di oggi ha chiarito che c'e' uniformita' di
vedute tra Governo, Regione ed Autonomie locali. Ogni decisione sara' condivisa
e affidata alla Valutazione di Impatto Ambientale, che dovra' approfondire
tutte le questioni che determinano preoccupazioni su scala locale". Con
queste parole l'assessore all'Ambiente della Regione ha commentato la riunione
svoltasi oggi a Roma alla presenza del sottosegretario Enrico Letta e del
ministro Giulio Santagata, a cui ha partecipato assieme al presidente della
Provincia di Modena, Emilio Sabattini, e agli amministratori dei Comuni
dell'Area Nord modenese, in merito al progetto di stoccaggio di gas a Rivara.
"La Regione e' chiamata a partecipare alla procedura di Via d'intesa con
le Province e i Comuni territorialmente interessati- prosegue Zanichelli- lo
fara' con il coinvolgimento dei gruppi sociali ed ambientali attivi su questo
tema, come abbiamo ribadito negli incontri avuti con gli Enti locali nelle
scorse settimane". La prima occasione di avviare questo confronto e'
rappresentata dal sopralluogo che il gruppo istruttore della Commissione
nazionale di Via, riunitosi per la prima volta lo scorso 10 gennaio,
effettuera' sul territorio all'inizio del mese prossimo. "Se e' vero-
conclude l'assessore- che il Piano energetico regionale in corso di discussione
punta molto sul gas nella produzione di energia per il settore civile e della
mobilita' sostenibile, e' anche certo che ogni proposta viene sottoposta a
Valutazione di Impatto Ambientale al fine di un'analisi di compatibilita'
specifica del progetto, specie se l'impianto di cui si parla ha le dimensioni e
la complessita' del deposito ipotizzato a Rivara".
Comunicato stampa N° 76
da www.provincia.modena.it
22 GENNAIO 2007
DEPOSITO DI GAS A RIVARA, INCONTRO A PALAZZO CHIGI
“RUOLO CENTRALE DEGLI ENTI LOCALI, SIAMO SODDISFATTI”
«Il
governo ha confermato il ruolo irrinunciabile delle autonomie locali nel
procedimento relativo alla compatibilità ambientale dell’impianto di stoccaggio
di gas a Rivara di San Felice. E’ una garanzia importante per noi e per i
cittadini, insieme ai quali valuteremo tutte le osservazioni da portare al
tavolo tecnico». E’ positivo il giudizio espresso dal presidente della
Provincia di Modena Emilio Sabattini al termine dell’incontro – che si è
svolto in mattinata a Roma a Palazzo Chigi – con il ministro per l’Attuazione
del programma di governo Giulio Santagata, il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Enrico Letta e rappresentanti del ministero dell’Ambiente e dello
Sviluppo economico. All’incontro erano presenti, oltre al presidente Sabattini,
i sindaci dei Comuni di San Felice, Finale Emilia, Camposanto, Mirandola e San
Possidonio, l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna Lino
Zanichelli e i parlamentari modenesi Ivano Miglioli e Manuela Ghizzoni.
«Finalmente questa delicata vicenda ha imboccato il binario giusto, che è
quello del confronto fattivo e trasparente con gli enti locali. Confronto – ricorda
Sabattini – che è totalmente mancato nella prima fase, quella in cui il
precedente governo ha rilasciato la concessione senza neppure informare le
autonomie locali». Il 16 dicembre scorso c’è stato un primo incontro a
Modena, su questo tema, con il ministro Santagata, e in quella sede il
presidente della Provincia e i sindaci dell’Area Nord avevano espresso le forti
perplessità – ribadite anche oggi a Roma - relativamente alla realizzazione
dell’impianto di stoccaggio di gas metano. «L’incontro odierno è stato positivo
– commenta Sabattini - perché il governo ha chiarito di non aver assunto alcun
impegno nei confronti della società che si candida a realizzare l’impianto. La
procedura di valutazione dell’impatto ambientale sarà rigorosissima, a completa
tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente – aggiunge Sabattini - I
risultati di questa procedura, appena avviata, saranno sottoposti alla
valutazione del tavolo tecnico che si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi
e del quale fanno parte, oltre al governo, i Comuni dell’Area Nord, la
Provincia e la Regione».
Comunicato stampa
Da
www.provincia.modena.it
22 GENNAIO
2007
'Va
sottolineato ancora una volta che il governo non ha ancora deciso nulla e,
soprattutto, non ha preso alcun impegno con la societa' Independent' e 'sara'
il ministero dell'Ambiente a dare una valutazione rigorosa del progetto tenendo
conto che si tratta del primo caso in Italia di stoccaggio in deposito
acquifero'. Lo sottolineano i parlamentari diessini modenesi Ivano Miglioli
e Manuela Ghizzoni, commentando l'incontro a Palazzo Chigi sull'enorme
deposito di gas progettato dall'Independent a Rivara di San Felice sul Panaro.
Miglioli e Ghizzoni sottolineano anche la particolarita' del progetto in
acquifero di Rivara, perche' 'le altre proposte riguardano infatti impianti di
rigassificazione o sistemi di stoccaggio che prevedono il riutilizzo di vecchi
depositi di gas'. 'Ora - proseguono - si tratta di completare l'istruttoria
tecnica, dopodiche' si tornera' al tavolo con gli Enti locali e la Regione.
Sara' nostro impegno, nei prossimi mesi - hanno aggiunto - far valere le
ragioni dei territori e verificare la trasparenza delle procedure in modo da
garantire, in primo luogo, la tutela della salute e dell'ambiente'.L'ipotesi
della societa' e' gia' passata in prima battuta, per questioni distinte,
all'esame sia del Governo Berlusconi che del Governo Prodi, ma secondo i due
parlamentari modenesi ora c'e' 'una netta inversione di rotta rispetto al
governo Berlusconi che ha dato il suo assenso al piano di stoccaggio del gas
nella bassa modenese - affermano - passando sulla testa della gente e degli
Enti locali; il governo attuale ha ascoltato i cittadini: i loro dubbi e le
loro ragioni avranno un peso determinante nella valutazione di impatto
ambientale del progetto'. "Il governo precedente non ha rilasciato alcuna
concessione per la realizzazione dell'impianto di stoccaggio gas di
Rivara". Cosi' Angelo Alessandri, segretario della Lega nord Emilia, ha
voluto invece chiarire nel corso di una conferenza stampa, ogni dubbio sulle
responsabilita' del progetto di Rivara attribuite all'esecutivo Berlusconi.
"Le carte dimostrano come il precedente ministero delle Attivita'
Produttive abbia dato autorizzazione a procedere nelle verifiche di fattibilita',
su richiesta degli enti locali, previa una valutazione di tipo economico-
continua Alessandri-. Secondo il documento, la concessione ventennale per la
realizzazione dell'impianto e' assolutamente subordinata ad approfondite
verifiche di fattibilita'". La Lega, in questo modo, ripassa la palla
all'attuale maggioranza, dichiarando come i giochi sull'impianto non siano
ancora chiusi e interrogando gli enti locali sull'atteggiamento di stupore e di
contrasto su temi "di cui sono a conoscenza dal 2004".
Comunicato stampa dei Ds
22 GENNAIO 2007
"GAS,
INVERSIONE DI ROTTA RISPETTO AL GOVERNO BERLUSCONI"
E'
IL COMMENTO DEGLI ONOREVOLI MIGLIOLI E GHIZZONI DOPO L'INCONTRO DI OGGI A ROMA
"IL GOVERNO ATTUALE HA ASCOLTATO I CITTADINI: LE LORO RAGIONI SARANNO
DETERMINANTI"
Roma - "C'è una netta inversione di rotta rispetto al governo Berlusconi
che ha dato il suo assenso al piano di stoccaggio del gas nella bassa modenese
passando sulla testa della gente e degli enti locali; il governo attuale ha
ascoltato i cittadini: i loro dubbi e le loro ragioni avranno un peso
determinante nella valutazione di impatto ambientale del progetto". E'
quanto hanno dichiarato gli onorevoli Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli
all'uscita dall'incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo
Chigi tra rappresentanti del governo, degli enti locali modenesi e della
Regione Emilia-Romagna per discutere del piano di stoccaggio del gas a Rivara
di San Felice.
"Sarà
il ministero dell'Ambiente - spiegano i due parlamentari - a dare una
valutazione rigorosa del progetto tenendo conto che si tratta del primo caso in
Italia di stoccaggio in deposito acquifero. Tutte le altre proposte
riguardano infatti impianti di rigassificazione o sistemi di stoccaggio che
prevedono il riutilizzo di vecchi depositi di gas. Va sottolineato ancora una
volta che il governo non ha ancora deciso nulla e, soprattutto, non ha preso
alcun impegno con la società Independent. Ora si tratta di completare
l'istruttoria tecnica dopodiché si tornerà al tavolo con gli enti locali e la
Regione. Sarà nostro impegno, nei prossimi mesi - hanno concluso i due
parlamentari modenesi - far valere le ragioni dei territori e verificare la
trasparenza delle procedure in modo da garantire, in primo luogo, la tutela
della salute e dell'ambiente".
Rassegna stampa
“La
lettura dei titoli riportati stamattina dai giornali locali in merito
all’intervento del Ministro Pecoraro Scanio mi aveva per un attimo fatto
sperare di essere arrivati ad un chiarimento e ad una svolta nella vicenda del
deposito gas di Rivara. Una lettura più attenta delle dichiarazioni del
Ministro mi ha invece riportato indietro e mi ha confermato che c’è ancora
molto da fare e da chiarire. E’ evidente infatti che gli impegni di fornire
risposte scritte con grande cautela, di seguire con grande attenzione la
procedura di VIA, di guardare a fondo la bontà del progetto e di evitare gli
impianti che non servano strettamente all’interesse del Paese, costituiscono
premesse importanti, ma non sono risposte risolutive. In altri termini siamo
ancora ai punti sollevati dal Sindaco di Camposanto Mila Neri (a nome di tutti
i Sindaci dell’Area Nord) fin dal 14 ottobre scorso, in un testo in cui, pur
manifestando la disponibilità al confronto, erano chiaramente indicati i punti
critici del progetto: dal pericolo di fughe di gas, al rischio sismico,
all’inquinamento paesaggistico e acustico. L’incontro diretto con i
rappresentanti del Governo, che riceverà una delegazione dei Sindaci dell’Area
Nord lunedì 22 gennaio, è dunque ancora più importante e urgente e noi ci
recheremo a Roma con l’intento di far fare un passo avanti a tutta la vicenda
e, se possibile, di accelerarne la conclusione, sgombrando il campo dal progetto
gas Rivara”.
Rassegna stampa
Dal
portale on-line Sesto Potere
MODENA, 14 GENNAIO 2007
Riportiamo
il testo integrale della lettera inviata ieri 13 gennaio 2007 dal Presidente
dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord , Tanja Lugli, al Presidente del
Consiglio dei Ministri Romano Prodi, al Ministro dello Sviluppo Economico
Pierluigi Bersani, al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e al
Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo Giulio Santagata.
Nei
mesi scorsi la ditta Independent Gas Management srl ha informato le Istituzioni
locali della sua intenzione di realizzare un deposito sotterraneo di gas in
località Rivara di San Felice sul Panaro, con l’autorizzazione del Governo
Berlusconi.
Comprendo
che tale procedura sia conforme a quanto previsto dalle norme istituite dal
Decreto Letta, ma ritengo indispensabile che per decisioni così importanti,
venga avviato un confronto che preveda il coinvolgimento degli Enti locali
presenti sul territorio, i quali, come è noto, non hanno alcun potere sulla
materia in esame. Non è ammissibile infatti che tali temi siano affrontati a
prescindere degli interessi delle popolazioni direttamente interessate.
Chiedo
pertanto quale sia l’orientamento del Governo in questa materia così delicata,
ribadendo il disappunto e la contrarietà nei confronti del precedente Governo
che ha avviato le procedure ignorando completamente le autonomie locali e
ricordando altresì che, sia i Sindaci che il Consiglio dell’Unione, hanno
espresso un parere sfavorevole sul progetto.
In
attesa di un Vostro cortese riscontro, sono ad offrire la piena disponibilità
mia e dei colleghi Sindaci dell’Area Nord per approfondire gli argomenti in
oggetto nei modi e nelle sedi che riterrete più opportuni”.
Rassegna stampa
Dal
portale on-line Sesto Potere
MODENA, 14 GENNAIO 2007
In
replica alle accuse del Consigliere regionale DS Giancarlo Muzzarelli, il
Consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Leoni, ha dichiarato:
“Il
diessino Muzzarelli è, come tutti i DS, in forte difficoltà. Non riesce uscire
dal vicolo cieco in cui si è infilato. Sulla vicenda del maxi-deposito di gas
la sinistra è chiaramente spaccata e la dirigenza DS è nel pallone. Perché i DS
non hanno ancora detto a chiare lettere di non volere il progetto? Perché le accuse
rivolte dal Sindaco margherita di Finale Emilia Soragni non hanno ancora
trovato una risposta chiara? La posizione di Forza Italia è sempre stata chiara
e coerente, confermata anche da atti presentati in regione ed in parlamento.
Siamo contrari al progetto e continueremo ad esserlo. Diciamo no al deposito.
Punto e basta. Siamo dalla parte dei cittadini e non vogliamo che la bassa
venga trattata come una pattumiera. E’ la sinistra a continuare a non essere
chiara con le migliaia di famiglie che temono per il loro futuro e quello del
loro territorio.
Muzzarelli sa bene che la sinistra che governa i comuni della bassa e la
regione ha tutti i diritti ed i poteri per annullare o respingere qualsiasi
decisione presa nel passato. Se è davvero contrario al progetto passi dalle
chiacchere ai fatti e lo rispedisca al mittente senza indugi”
VENERDÌ, 5 GENNAIO 2007
IL
‘DS HORROR PICTURE SHOW’ DEL SINDACO SORAGNI
RIVARA – Dopo avere seguito la vicenda
dell’impianto di stoccaggio di gas, che dovrebbe sorgere nel sottosuolo di
Rivara, già dal suo nascere, credo sia doveroso riportare la lettera inviata
dal sindaco di Finale Emilia, Raimondo Soragni al blog di Beppe Grillo.
Soprattutto perché intorno a questa lettera, coraggiosa, sincera, semplicemente
rara, si sta dicendo di tutto e il contrario di tutto. I sostenitori e gli
oppositori si alternano nel osannare o condannare questo sindaco a dir poco
atipico, di valsusina memoria. Intanto, l’effetto più concreto e immediato è
stato il congelamento da parte dei Ds delle deleghe dei suoi tre assessori di
Finale, il vicesindaco Riccardo Superbi e gli assessori Angelo D’Aiello (lavori
pubblici) e Andrea Poletti (ambiente). I Ds, attraverso il segretario
provinciale Stefano Bonaccini, hanno fatto però sapere di essere contrari al
deposito di gas e all’eventualità di un nuovo inceneritore. Purtroppo si fa
fatica a credere a chi sta per realizzare un rumoroso ed inquinante (ma tanto
voluto perché Modena è terra di motori) autodromo a Marmaglia e che, al contrario
di quanto sembra sostenere Bonaccini, non pare disdegnare un raddoppio
dell’inceneritore. Quello che mi sento di sostenere è che, comunque vada la
vicenda e qualsiasi siano le opinioni in proposito, fa sempre piacere trovare
qualcuno che abbia il coraggio di stare dalla parte dei propri cittadini, abbia
il fegato di andare contro il proprio ruolo istituzionale per dar voce alle
perplessità che vengono dal basso, spesso inutili e inascoltate. Qualcosa forse
si sta muovendo, qualcosa forse sta cambiando. E questo è possibile solo quando
uno fra tanti ha il coraggio di mettersi in gioco e di sfidare quelle
convenzioni tanto care al mondo politiche ma altrettanto lontane dalla vita
reale, che spesso hanno solo l’effetto di rendere sterile la società civile, apatica
e miscredente.
Ecco la tanto discussa ‘accusa’:
“Gentilissimo Beppe Grillo,
mi
ha chiesto un riassunto della vicenda che tanto sta facendo discutere nel
modenese e in Emilia, e portando migliaia di cittadini nelle strade. Beh ci
proverò perché è il classico esempio di come la politica miope senza strategie
in campo energetico (impianti fotovoltaici, solari, eolica nel nostro Paese
sono ancora pura fantascienza!), ma al servizio solo delle speculazioni e
business possa cercare di distruggere un territorio. Allora partiamo dalla
Bassa, ovvero l’altra metà del territorio modenese. Qui è arcinoto c’è una
fetta del fior fiore della nostra agricoltura. Qui tutto è Doc, Igp, bio… E qui
era fino a un mese fa l’Uomo del Monte – se lo ricorda? – sì quello che ‘dice
sì’. Succhi di frutta, conserve prodotti a San Felice sul Panaro e venduti in
tutto – dico in tutto – il mondo. Una mail da Miami e…. un mese fa chi la
controlla ha deciso la chiusura. Occupava fino a 600 lavoratori anni fa. Oggi è
una grande area che cerca acquirenti. In cinque anni il fior fiore
dell’agroalimentare qui, nella Bassa – tra Mirandola-San Felice-Finale Emilia
(sono sindaco di quest’ultimo Comune), ha visto chiudere stabilimenti di Covala
Mon Jardin, Conserve Italia, Corte Buona… e un anno fa pure il grande
zuccherificio perché l’Italia ha detto sì alla ristrutturazione del settore
saccarifero. Oltre 2mila occupati a spasso. Questa premessa… per arrivare
all’oggi e a qualche mese fa. A settembre – dopo che i documenti ufficiali
parlano di incontri già iniziati a marzo 2006 e di una concessione per lo
studio del progetto rilasciata nel 2002 in gran silenzio – grazie ai giornali i
cittadini e anche parte di noi Comuni della zona scopriamo che una società
inglese, la Independent Resources ha presentato un progetto (il 30 agosto il
Governo e la sua cabina di regia per il piano energetico lo hanno avallato
dicendo di essere comunque…in attesa della Commissione Via Valutazione Impatto
Ambientale) per realizzare a Rivara il primo stoccaggio sotterraneo in
acquifero in Italia che sarebbe la prima riserva italiana di gas. Si pompa a
pressione a 2500 metri sotto terra (non in un precedente bacino di gas vuoto,
si badi bene come ne esistono già in Emilia e sono pure inutilizzati!) gas e ‘…
tanto non fa nulla, sotto c’è un oceano si sposta solo acqua…’ dicono i vertici
dell’Independent (quotata un anno fa in Borsa a Londra, nessuna esperienza alle
spalle, titolo unico del settore energia che stranamente anziché salire nel
2006 è in netta perdita). Le sembra assurdo? Non è nulla in confronto a quel
che leggerà tra poco: l’impianto ha una ciminiera alta circa 100 metri,
capannoni alti 30 metri con potenti turbine per sparare giù il gas che, va pure
sottolineato, sarà stoccato privatamente e rivenduto da privati a chi vorranno.
Dunque non necessariamente allo Stato.
L’impianto sarebbe a ridosso di case e paesi da 10mila abitanti e in un
comprensorio che ‘stranamente’ accusa il 20% in più di tumori ai polmoni. Per
primari e medici, per geologi dell’Università è ‘pura follia pensare a un
simile impianto in questa area a così alta densità abitativa’. Il gas nel
sottosuolo avrebbe una estensione di 117 kmq dunque buona parte dei 9 Comuni
della Bassa. Ma andiamo avanti… Oltre all’impianto che sorgerà su 60mila mq sono
previste altre 4-5 centrali di monitoraggio sempre in zona (grandi come un
campo di calcio e sempre con altre ciminiere attive che emetteranno il gas in
dispersione…). L’impianto, va poi ricordato, sorgerà a ridosso della futura
autostrada Cispadana che taglierà a metà questo territorio e che la Regione ER
stranamente ha voluto anziché superstrada (ne sarebbe competente l’Anas)
autostrada: le cordate in corsa per un’opera che sarà finanziata per il 70% dai
privati ci sono già e in tutti e 2 i raggruppamenti di società interessate
guarda caso… ci sono tutte le cooperative di costruzione del pianeta…
Legacooperative.
Andiamo
pure avanti: nel sito dell’Independent è ribadito più volte che il Governo
sollecita l’opera e che ci sono già memorandum… con Hera la multiutility nata
tra Bologna-Modena e la Romagna… Il sospetto, fortissimo, ribadito anche dai
giornali è che dietro questa società inglese ci siano ben altri interessi e
speculazioni. Un altro dato ridicolo e preoccupante: Independent si muove per
un’opera che è stato annunciato costerà circa 200 milioni di euro con una
società controllata in Italia che ha un capitale sociale… di 10mila – ripeto
10mila – euro!!!!! Di più: quello che per i Ds (ormai rimasti soli a sostenere
il progetto dopo la sollevazione in tutto il comprensorio) è stato ribadito è
‘investire nel comprensorio’ e che per il sottoscritto, i Comitati (a cui va
dato il merito di aver sollevato lo scandalo) e la stampa è solo una grande
speculazione che farà di questo territorio cuore dell’agroalimentare italiano
il ‘Polo della pattumiera’, prevede anche ad appena 1 chilometro di distanza
nel sito dell’ex zuccherificio di Massa Finalese (e qui siamo nel mio
territorio di competenza) un inceneritore (!): a volerlo Italia Zuccheri che
aveva l’impianto saccarifero e che dall’Ue per bonificare l’area si prenderà
circa 35milioni di euro. La stessa Italia Zuccheri che ha già detto di esser
pronta a realizzare un inceneritore con un partner locale… (Aiamg, altra
multiutility modenese e questa volta con sede proprio a Mirandola). Attenzione
perché dietro l’inceneritore sorgerebbe a poca distanza un impianto per le
bio-masse e sempre nel mio territorio e a non più di 3 chilometri in linea
d’aria dal maxi deposito del gas di Rivara, pure una maxidiscarica.
Sono
migliaia le firme raccolte dai cittadini, i teatri sono stati strariempiti come
mai era accaduto nel modenese e in Emilia, ci sono state omelie a Natale nelle
chiese, i giornali ne parlano un giorno sì e un giorno sì e hanno a cuore il
disastro che si vorrebbe realizzare… e tutti insieme senza distinzione di
ideologie, tessere di partito, stiamo lavorando per sbarrare la strada al maxi
deposito del gas e poi all’inceneritore (ne esiste già uno enorme a Modena).
Chicca
finale: il nostro territorio è giudicato zona sismica di 3 grado, anni fa per
un mese tutti i giorni la terra qui tremava, e la concessione usata
dall’Independent è l’unica lasciata libera dall’Eni e altri gruppi che avevano
fatto studi in passato perché non ritenuta sicura e produttiva.Resto a
disposizione per qualsiasi altra spiegazione e sono contattabile al Comune di
Finale Emilia".
Raimondo
Soragni, sindaco di Finale Emilia
Rassegna stampa
Da
Modena2000.com del 5 GENNAIO 2007
“SINDACI DI SPILAMBERTO E S.CESARIO SU
DEPOSITO GAS RIVARA”
"Sulla Gazzetta di Modena di giovedì 4 gennaio è comparso un
articolo del Presidente Provinciale dei Verdi, Brigliasco Vincenzi, che
commentando la nota vicenda del progetto di un deposito sotterraneo di gas a
Rivara, lancia un’ipotesi individuando nei giacimenti di metano tra Spilamberto
e San Cesario sul Panaro, dove, a suo dire “negli ultimi anni i pozzi vengono
via via chiusi”, l’alternativa al progetto in discussione".
"A questo proposito siamo rimasti sconcertati per il modo in
cui viene lanciata un’ipotesi che coinvolge altri Comuni (San Cesario -
Spilamberto) e altri soggetti privati (ENI-AGIP), senza neppure sentirli
preventivamente. Eventuali proposte non possono essere improvvisate, ma vanno
attentamente valutate e politicamente condivise. Nell’articolo Vincenzi si
spende contro una serie di interventi a suo dire troppo pesanti per il
territorio della “Bassa”: autostrada Cispadana, maxidiscarica, deposito di gas
e, di conseguenza, propone di alleggerire l’impatto trasferendo qualcosa, come
ad esempio il deposito sotterraneo nel nostro territorio. Come se San Cesario e
Spilamberto non avessero un’autostrada, le cave di ghiaia, i giacimenti di
metano tutt’ora funzionanti (da oltre 40 anni) e l’impianto di biogas per la
trasformazione di liquami di allevamenti suinicoli, il più importante della
Regione. Chiediamo perciò al Presidente dei Verdi di dettagliare meglio la sua
proposta e di chiarire quali sono le informazioni in suo possesso, che lo hanno
spinto a formulare quell’ipotesi, anticipando sin da ora la nostra assoluta
determinazione a contrastare ogni tentativo di coinvolgimento del nostro
territorio in questioni politiche che non ci appartengono".
Valerio Zanni - Sindaco di San Cesario sul Panaro
Francesco Lamandini - Sindaco di Spilamberto
Rassegna stampa
Da
Modena2000.com del 4 GENNAIO 2007
“DEPOSITO GAS RIVARA: FORZA ITALIA 'DS
NON CHIARISCONO NULLA'”
L’improvvisata conferenza stampa della quercia modenese non
è servita a chiarire un bel nulla se non l’imbarazzo e l’ambiguità degli
esponenti DS ed il loro clamoroso isolamento politico. Ai DS non servirà di
certo il disperato e patetico tentativo di scaricare sul precedente governo le
responsabilità del progetto per uscire dall’angolo e coprire la vergogna delle
loro mancate risposte e le reali responsabilità che oggi investono gli enti
locali, la provincia di Modena e la Regione Emilia Romagna".
"Le chiacchiere stanno in poco posto. Dopo le
pesantissime e circostanziate accuse lanciate dal Sindaco della Margherita di
Finale Emilia ai i DS, gli esponenti della Quercia hanno il dovere politico e
morale di gettare la maschera dicendo a chiare lettere se stanno dalla parte
dei cittadini o dalla parte di chi avrebbe interesse a realizzare il progetto
giudicato da Soragni una speculazione destinata a trasformare la bassa nel
‘Polo della pattumiera’.
I cittadini non hanno bisogno di scuse e non sono interessati alle lotte di
potere tra Margherita e Ds. I cittadini hanno diritto ad essere rispettati e di
ricevere da chi li governa risposte chiare ed immediate, per il presente e
soprattutto per il futuro. Quelle risposte politiche che i DS continuano a non
dare".
Ad affermarlo sono il Consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni, il
Capogruppo Azzurro in Consiglio provinciale Claudia Severi, ed il delegato di
Forza Italia per l’Area Nord Flavio Morani.
"Gli esponenti della quercia confermano che lo strappo nella coalizione di
centro sinistra è insanabile. I DS forse credevano che i cittadini dei comuni
‘rossi’ della bassa avrebbero accettato supinamente di farsi mettere in piedi
in testa un progetto a rischio ambientale e di dimensioni tali da trasformare
radicalmente il territorio? L’area nord della provincia di Modena e le migliaia
di famiglie che vi abitano stanno già pagando a caro prezzo la fallimentare e
dannosa politica della sinistra sul tema dei rifiuti e delle discariche. La
‘bassa’ non può continuare ad essere considerata come un deserto dei tartari da
riempire o da svuotare a piacimento. Lì ci sono decine di migliaia di famiglie
preoccupate per futuro dei propri figli e che soprattutto meritano rispetto e
risposte chiare dai propri amministratori.
Di fronte alle dichiarazioni del proprio compagno di partito Soragni – hanno
affermato gli esponenti Azzurri - riteniamo che anche il Presidente della
Provincia margherita Emilio Sabattini, che l’altro ieri si era dichiarato
possibilista sul progetto, debba delle spiegazioni chiare ai cittadini. E’
tempo che chi, come provincia e Regione, hanno la responsabilità politica di decidere,
decidano, e in fretta. Condannino il progetto o lo sposino, assumendosi il peso
della propria scelta di fronte ai cittadini. Altri silenzi ed ambiguità
sarebbero irresponsabili ed ingiustificabili”".
Comunicato stampa N° 3
Da www.provincia.modena.it
2 GENNAIO 2007
DEPOSITO GAS, DALLA PROVINCIA
SOSTEGNO AI COMUNI
SABATTINI INCONTRA MESCHIERI: “SENZA GARANZIE È NO”
La
Provincia di Modena sul progetto dell’impianto di stoccaggio di gas a Rivara di
San Felice conferma la posizione, discussa e condivisa da tutta la giunta, di
appoggio e sostegno all’azione dei Comuni dell’Unione Area Nord che nei giorni
scorsi hanno ribadito che senza garanzie di sicurezza, salute e integrità
ambientale il parere degli enti locali sarà negativo.
Lo
afferma il presidente Emilio Sabattini che ha incontrato il sindaco di San
Felice Mario Meschieri per fare il punto sulle iniziative messe in campo
dall’amministrazione locale. Sabattini ha poi colto l’occasione per ricordare
quanto fatto dalla Provincia a partire dall’intervento in Consiglio
dell’assessore all’Ambiente Alberto Caldana, per continuare con l’incontro con
i tecnici dell’Indipendent e con la lettera al presidente del Consiglio Romano
Prodi e ai ministri competenti per chiedere formalmente una proroga della
procedura di compatibilità ambientale, in modo da consentire i necessari
approfondimenti tecnici, fino all’incontro con il ministro Giulio Santagata
che, proprio nella sede della Provincia, ha richiamato la necessità di un
rapporto più stretto con gli enti locali per un procedura avviata nel 2005 dal
governo Berlusconi senza neppure informare Provincia e Comuni.
«Ora
con la costituzione del gruppo tecnico – spiega il presidente Sabattini – la
Provincia ha contribuito a dare vita a una cabina di regia per coordinare tutte
le osservazioni da presentare al ministero dell’Ambiente. I nostri obiettivi
sono la sicurezza e la salute dei cittadini, autentiche priorità delle
priorità, e se non cambiano le attuali condizioni del progetto è chiaro che il
nostro parere sarà negativo. Di fronte alla viva preoccupazione sentita dalla
comunità locale – conclude Sabattini – serve un percorso condiviso e maggiore
chiarezza su motivazioni e caratteristiche del progetto». Il presidente della
Provincia ha espresso il proprio apprezzamento per il positivo lavoro svolto
dall’amministrazione comunale di San Felice e dagli altri Comuni dell’Area
Nord.
Rassegna stampa
Da Modena2000.com del 29 DICEMBRE 2006
“FORZA ITALIA RIBADISCE PROPRIO NO A
PROGETTO”
"Anziché
ascoltare e tutelare i cittadini la sinistra offende ed umilia le migliaia di
famiglie residenti nell’area nord della provincia di Modena giustamente
preoccupate da un progetto ambiguo e sul quale pesa l’ombra di interrogativi e
dubbi ancora senza risposta"". E' quanto ha dichiarato il Consigliere
regionale di Forza Italia dell’Emilia Romagna, Andrea Leoni. Regione Emilia
Romagna, Ministero e Usl dovrebbero uscire dalla loro inaccettabile ambiguità,
spiegare in maniera ufficiale e trasparente i rischi del progetto e le ragioni
del silenzio di chi si è assunto la responsabilità politica di avere nascosto
per mesi questa scottante verità ai cittadini. Il fatto che Usl e DS si
facciano eco a vicenda per attaccare i cittadini che si sono costituiti in
comitato, aggiunge dubbi a dubbi e la dice lunga su quanto la sinistra che
governa le nostre istituzioni sia lontana anni luce dalla gente. Forza Italia
ha presentato da tempo interrogazioni al Presidente della Regione Errani e
grazie all’Onorevole Isabella Bertolini anche al Ministro dell’ambiente per
fare chiarezza sull'intera vicenda. Fino ad ora abbiamo registrato solo un
assordante ed inaccettabile silenzio. Questi signori quando si decideranno a
confrontarsi, con i cittadini e con gli autorevoli esperti che fino ad ora hanno
espresso perplessità e dubbi sul progetto?"
Rassegna stampa
Dal Resto del Carlino del 28 DICEMBRE 2006
'SOSPENDERE
PROGETTO STOCCAGGIO GAS'
LO
CHIEDE IL CONSIGLIERE REGIONALE LEONARDO MASELLA, PRESIDENTE DEL GRUPPO DI
RIFONDAZIONE COMUNISTA.
"OGNI
ULTERIORE FONTE DI INQUINAMENTO INCREMENTA IL PERICOLO PER LA SALUTE
PUBBLICA"
Modena
- La creazione di un deposito di stoccaggio di gas naturale a Rivara di San
Felice sul Panaro, in provincia di Modena suscita preoccupazione e polemiche. A
farsene portavoce è il consigliere regionale Leonardo Masella (nella foto),
presidente del gruppo di Rifondazione Comunista. Masella in un'interrogazione
chiede infatti alla Regione di sospendere il progetto "fino al momento in
cui verrà approvato il Piano Energetico Regionale", e di essere
"coerente con il principio di precauzione", facendosi quindi carico
di tutte le "garanzie necessarie alla sicurezza e alla salute
pubblica". "L'area nord della
provincia di Modena - fa notare l'esponente di Rifondazione - presenta
incidenze patologiche neoplastiche polmonari superiori alla media
provinciale" e "ogni ulteriore fonte di inquinamento incrementa il
pericolo per la salute pubblica". "E' in atto la Valutazione
d'Impatto Ambientale dell'opera - ricorda ancora il consigliere - che dovrebbe
interessare una vasta area del sottosuolo dei comuni di San Felice, Camposanto,
Finale Emilia, Medolla e Mirandola, solo a una settimana dalla scadenza dei
termini per la presentazione delle osservazioni, la Regione ha convocato una
riunione informativa, rendendo impossibile agli Enti Locali coinvolti e alle
comunità locali ogni forma di studio e parere sul progetto avanzato".
Comunicato stampa N° 1690
Da www.provincia.modena.it
16 DICEMBRE 2006
”IMPIANTO DI STOCCAGGIO GAS A RIVARA, IL MINISTRO “NESSUNA SCADENZA, C’È TEMPO
PER LE OSSERVAZIONI”
Il
procedimento relativo alla pronuncia sulla compatibilità ambientale
dell’impianto di stoccaggio di gas a Rivara di San Felice è alla fase iniziale
e, quindi, gli enti locali hanno tutto il tempo per presentare le loro
osservazioni. E’ quanto ha assicurato il ministro per l’Attuazione del
programma Giulio Santagata agli amministratori modenesi nel corso di un
incontro – che si è svolto questa mattina nella sede della Provincia di Modena
– con il presidente della Provincia Emilio Sabattini, gli assessori provinciali
Caldana (Ambiente) e Maletti (Pianificazione territoriale) e i sindaci di San
Felice, Finale Emilia, Camposanto e San Possidonio. «Non c’è bisogno di una
formale proroga rispetto alla scadenza fissata dalla normativa vigente – ha
detto il ministro – perchè è prassi per il ministero tenere aperta la
possibilità di far avere in qualsiasi momento nuovi elementi di valutazione».
Una prima occasione ci sarà intorno alla metà di gennaio, quando la commissione
per la Valutazione dell’impatto ambientale si riunirà per valutare il progetto,
«ma anche in seguito – ha assicurato il ministro Santagata – sarà possibile
intervenire. Anche perché – ha aggiunto – è necessario ed opportuno agire in un
rapporto più stretto con gli enti locali. Ricordo che la concessione alla
Independent è stata data dal governo Berlusconi nel 2005 senza neppure
informare gli enti locali, ai quali il progetto è stato presentato con grave
ritardo. Ma ora c’è tutto il tempo per recuperare».In base a queste
considerazioni, il presidente della Provincia ha quindi concordato con i
rappresentanti dei Comuni dell’Area Nord di «istituire una cabina di regia che
coordini la fase di raccolta dei pareri tecnici da parte di Arpa, Usl e
Università. Quindi – ha concluso Sabattini –faremo pervenire al ministero
dell’Ambiente tutte le osservazioni che emergeranno dalle indagini».
Comunicato stampa N° 1686
da www.provincia.modena.it
15 DICEMBRE
2006
”DEPOSITO DI GAS A RIVARA, DOMANI IN PROVINCIA L’INCONTRO TRA I SINDACI E IL
MINISTRO SANTAGATA”
Il
deposito sotterraneo di gas la cui realizzazione è prevista a Rivara di San
Felice sarà al centro di un incontro riservato in programma nella mattinata di
domani, sabato 16 dicembre, nella sede della Provincia tra i rappresentanti
delle istituzioni modenesi e il ministro per l’Attuazione del programma Giulio
Santagata. Il progetto, che ha suscitato forte preoccupazione tra i cittadini,
è stato posto all’attenzione del governo già nei giorni quando il
presidente della Provincia Emilio Sabattini, dopo un incontro con i tecnici
della Independent, la società che intende realizzare il progetto con
l’autorizzazione del ministero allo Sviluppo economico, e il Comitato di
cittadini contrario alla realizzazione del deposito, ha inviato una lettera al
presidente del Consiglio Romano Prodi, ai ministri all’Ambiente Pecoraro Scanio
e allo Sviluppo Economico Bersani per chiedere formalmente una proroga rispetto
alla scadenza fissata dalla normativa vigente per quanto riguarda la pronuncia
sulla compatibilità ambientale dell’impianto. In alternativa, il presidente
della Provincia ha chiesto di valutare l’ipotesi di procedere alla sospensione
della procedura. All’incontro di domani parteciperanno, oltre a Sabattini e al
ministro, l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana e i sindaci di
San Felice, Finale Emilia, Camposanto e San Possidonio.
Comunicato stampa N. 23 della coldiretti
Modena, 07 DICEMBRE 2006
“COLDIRETTI: GAS A RIVARA, GLI
IMPRENDITORI AGRICOLI CHIEDONO CHIAREZZA”
Facciamo
nostre le preoccupazioni dei cittadini e, come imprenditori agricoli,
aggiungiamo le perplessità sui riflessi che il progetto potrebbe avere sul
tessuto produttivo locale. E’ ferma la Coldiretti di Modena nell’esprimersi a
proposito della ventilata possibilità di realizzare un deposito sotterraneo di
gas a Rivara.
I
dubbi che sono emersi nel corso del consiglio di zona - afferma la Coldiretti – sono legati sia a problemi di
sicurezza, dovuti alle non chiare modalità di realizzazione dell’impianto, che
ai riflessi che questo potrebbe avere sul territorio della bassa modenese. Ci
riferiamo innanzitutto alla perdita diretta di valore che inevitabilmente
subirebbero i fondi circostanti il “Fondo Lumachina” dove sarà ubicato il sito
operativo superficiale, ma anche alla ricaduta sul tessuto produttivo locale.
Sappiamo bene – continua l’organizzazione professionale - che quest’area è
caratterizzata da produzioni agricole di qualità, prima di tutte la Pera di Modena
IGP, che hanno permesso lo sviluppo economico dell’intero comprensorio e hanno
contributo a fare di Modena una delle culle dell’eccellenza agroalimentare
italiana. Ci domandiamo quale potrebbe essere la perdita di immagine se il
progetto si dovesse concretizzare, andandosi ad aggiungere alle altre
situazioni che il territorio sta già patendo come la chiusura di grosse realtà
produttive locali e l’impatto della futura realizzazione della Cispadana.Nei
prossimi giorni Coldiretti solleciterà le Istituzioni, con una lettera inviata
ai Sindaci dei Comuni dell’Area Nord, perché si proceda solo a fronte di
elementi certi e si farà carico di effettuare le opportune valutazioni.
Rassegna stampa
Dal portale on line Sesto potere del 6 DICEMBRE 2006
“DEPOSITO SOTTERRANEO DI
METANO A RIVARA DI S. FELICE, APPELLO DELLA PROVINCIA AL GOVERNO”
Modena - «Chiederemo al Governo la
riapertura dei termini per presentare osservazioni al progetto, ulteriori
rilievi tecnici e un confronto con il ministero dell’Ambiente il quale deve
mettere a disposizione degli enti locali e dei cittadini un referente tecnico
in grado di fornire chiarimenti e risposte». Lo ha annunciato Alberto Caldana,
assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, nel corso dell’incontro sul
progetto di deposito sotterraneo di metano a Rivara di S.Felice che si è svolto
mercoledì 6 dicembre nella sede della Provincia di Modena.«Intendiamo tutelare
– ha sottolineato Caldana - gli interessi dei cittadini e del territorio. Per
questo chiediamo un percorso trasparente e una maggiore informazione. Ora siamo
ancora in una fase interlocutoria durante la quale la Provincia mette a
disposizione un Tavolo di confronto tra tutti i soggetti». Durante l’incontro
Graison Nash, presidente della Independent gas management e Roberto Bencini,
direttore tecnico della ditta che ha proposto il progetto al ministero per lo
Sviluppo economico, hanno illustrato tutte le caratteristiche del deposito,
assicurando che «non c’è alcun rischio – ha affermato Bencini nella sua relazione
tecnica - si tratta di un impianto sicuro che contribuirà a dare una risposta
ai problemi energetici del paese. La scelta di Rivara è dovuta alle
caratteristiche del sottosuolo, particolarmente adatte a operazioni di questo
tipo». Durante la discussione sono intervenuti anche il sindaco di Finale
Emilia Raimomdo Soragni e il sindaco S.Felice sul Panaro Mario Meschieri. I
rappresentanti del Comitato di cittadini hanno chiesto chiarimenti sulle
caratteristiche del progetto sollecitando ulteriori indagini tecniche sui
terreni del sito interessato.
MARTEDÌ, 7 NOVEMBRE 2006
“UN
IMPIANTO DI STOCCAGGIO DI METANO ‘MINACCIA’ I CITTADINI”
SAN FELICE – La preoccupazione dei
cittadini di San Felice, Rivara e Massa non accenna a placarsi. E non si può
dar loro torto dato che nel giro di qualche anno potrebbero trovarsi dietro
casa un mega impianto di stoccaggio di metano. Il progetto della società
inglese Indipendent spa prevede la costruzione di un impianto che in superficie
consisterà in quattro edifici alti fino a 30 metri, dentro ai quali opereranno
dei compressori il cui rumore è paragonabile ai motori di un aereo a reazione.
Questi compressori serviranno a spingere nel sottosuolo circa 3,2 miliardi di
metri cubi di gas. Sulla superficie sarà inoltre sistemata una candela a freddo
alta fino a 100 metri dalla quale uscirà il metano in esubero ed una torcia
alta qualche decina di metro che brucerà di continuo i residui di gas.
Conseguenza: emissione costante di inquinanti come gli ossidi di azoto (Nox) e
di polveri fini (Pm10), ma soprattutto di grandi quantità di gas, quali
anidride carbonica e metano, che, come noto, causano l'effetto serra. Se tutto
ciò non fosse sufficiente, verrà edificata una centrale elettrica all’interno
del fondo agricolo ‘Lumachina’ ubicato tra Rivara e Massa. A quanto pare
l’appezzamento di terreno, di proprietà di un noto imprenditore agricolo della
zona, è già stato opzionato. La compravendita dovrebbe concludersi entro un
anno. Un grosso affare per il proprietario (gira voce che la cifra finale si
avvicini ai 650mila euro) e per la multinazionale inglese. Se tutto sarà
sistemato (impatto ambientale, prove sismiche e altre pratiche amministrative)
lo stabilimento dovrebbe entrare in funzione già a partire dal 2010. Ma quello
che più fa arrabbiare però i cittadini è la tardiva informazione istituzionale
sulla costruzione dell’impianto. A quanto pare, i termini per presentare
osservazioni in Regione da parte dei cittadini privati, sarebbero scaduti a
metà ottobre, prima ancora che gli abitanti venissero a conoscenza del
progetto. Un bel esempio di comunicazione pubblica efficiente e tempestiva. Non
c’è che dire.
Rassegna stampa
Dal portale on line Sesto Potere del 11 OTTOBRE 2006
“MANFREDINI (LEGA): SU
IMPIANTO STOCCAGGIO GAS A RIVARA (MO)”
Modena
- Mauro Manfredini del grupppo della lega nord ha presentato un’interrogazione
in merito al progetto di costruzione di un grande deposito di stoccaggio di gas
metano a Rivara, frazione del comune modenese di San Felice.Il consigliere
riferisce che l’impianto, di cui è stata data notizia ufficiale dalla
Indipendent resources plc (“una delle più importanti società al mondo di
esplorazione e stoccaggio di gas naturale”), comporterebbe un investimento di
200 milioni di euro, dovrebbe essere operativo nel 2010 e permetterebbe di
stoccare ad una profondità di 2.500 metri ben 3,2 miliardi di metri cubi di gas
metano.
Secondo Manfredini i cittadini di San Felice non erano a conoscenza del
progetto e non sarebbe noto se siano stati fatti studi per verificare la
sicurezza dell’impianto e se questo possa causare nel tempo problemi di salute
alla popolazione che risiede nelle vicinanze. L’esponente del Carroccio chiede
pertanto alla Giunta come mai non abbia fatto conoscere alla cittadinanza questo
progetto, da quanto tempo la Regione ne è coinvolta, se abbia intenzione di
promuovere studi per verificarne la sicurezza e l’impatto che potrebbe avere
sulla salute dei cittadini. Manfredini sollecita infine l’esecutivo regionale a
collaborare con le autorità competenti per individuare un altro sito dove
costruire il deposito in questione “soprattutto lontano dalle
abitazioni”.(Sesto Potere)