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Controinformazione » Alfa Romeo di Arese  

Alfa Romeo di Arese: NONOSTANTE LE CARICHE DELLA POLIZIA SCIOPERO RIUSCITO AL 100% con presidio delle tre portinerie

Oggi ad Arese siamo tornati a 40 anni fa, con le cariche della polizia contro i lavoratori in sciopero!
Dalle 6.00 del mattino i cassintegrati e i lavoratori di tutto il sito di Arese hanno presidiato le tre portinerie (Pesa, Centrale ed Est) fino alle ore 12.00
Lo sciopero, a partire dai mille lavoratori di Fiat auto e di Fiat Powertrain, ha avuto una adesione totale.
Verso le ore 10.00 la polizia ha caricato i lavoratori alla portineria Est per far entrare alcuni camion; gli scioperanti e i cassintegrati si sono allora diretti a un incrocio stradale per ricongiungersi con i lavoratori presenti alle altre portinerie, ma la polizia li ha rincorsi con i manganelli.
Per protesta contro le cariche della polizia, i lavoratori e i cassintegrati hanno presidiato per un´ora le strade di accesso allo stabilimento dell´Alfa Romeo, poi hanno ripreso il blocco delle portinerie fino alle ore 12.00, come precedentemente programmato.
Le cariche della polizia sono avvenute alla portineria Est, ove anche stamattina era ancora al "lavoro" l´aggressore "paramilitare" che venerdì scorso ha aggredito due delegati dello Slai Cobas.

REGIONE, GOVERNO, PROVINCIA, COMUNI E PARTITI, FANNO FINTA DI NON VEDERE.

I cassintegrati e lo Slai Cobas fanno appello a tutti i lavoratori di Milano, ai compagni e ai democratici:

NON ABBASSIAMO LA TESTA, RIVENDICHIAMO I NOSTRI DIRITTI, ORGANIZZIAMO UNA MOBILITAZIONE CITTADINA STRAORDINARIA PER RESISTERE AI SOPRUSI PADRONALI E DELLE ISTITUZIONI.

Non permettiamo a nessuno di farci tornare indietro di 40 anni!

LOTTIAMO UNITI PER OTTENERE UN POSTO DI LAVORO SICURO E NON PRECARIO NEL SITO DI ARESE.

1) Un posto di lavoro subito ad Arese per tutti i cassintegrati;

2) Produzioni Alfa Romeo ad Arese da parte della Fiat;

3) Auto ecologica e polo della mobilità sostenibile come concordato con Regione, Provincia e Comuni.

4) Stabilizzazione di tutti i lavoratori precari e sottopagati del sito, garantendo loro salario e diritti.

Arese, 13-4-2007
Tel/fax 02-44428529
Slai Cobas Alfa Romeo

Alleghiamo lettera spedita l´altro ieri dallo Slai Cobas al Prefetto e al Questore di Milano e, per conoscenza, ad alcuni parlamentari, consiglieri regionali e comunali.

Prefetto di Milano
Questore di Milano
Oggetto: richiesta chiarimenti su situazione Alfa di Arese

Venerdì scorso una persona di una ditta sconosciuta, utilizzata da Aig Lincoln per controllare una portineria di proprietà di Immobiliare Estate sei, ha aggredito e percosso con inaudita violenza alcuni delegati dello Slai Cobas, due dei quali sono stati portati in ospedale con una ambulanza.
Lo Slai Cobas, presente sul posto con diversi delegati e con almeno una decina di iscritti nella vicina sede del consiglio di fabbrica, non ha mosso un dito e, nonostante la gravissima aggressione subita, si è limitato a chiamare la forza pubblica.
Riguardo all´apertura di questa portineria, giovedì scorso lo Slai Cobas aveva presentato un esposto ai CC di Arese e una richiesta di intervento all´ASL di Rho e Garbagnate milanese, all´Ispettorato del lavoro di Milano e ai sindaci di Arese, Garbagnate milanese, Rho e Lainate.
L´aggressore non è stato mai rimosso dalla portineria Est, ove ha aggredito venerdì scorso i nostri delegati e, oltre a venerdì fino alle ore 19.00, è rimasto in servizio anche sabato e i giorni successivi, compresi ieri e oggi, rendendosi protagonista di altre aggressioni verbali sia nei confronti di lavoratori che di giornalisti, "colpevoli" di essersi avvicinati alla portineria.

La permanenza continua di questa persona alla portineria est suona come una provocazione continuata nei nostri confronti. Sembra proprio che qualcuno stia cercando che succeda qualche atto sconsiderato da parte di qualche cassintegrato.

Riguardo all´apertura di detta portineria, nonostante ripetute richieste, non è stata fornita nessuna informazione né allo Slai Cobas né agli altri sindacati, nonostante l´accordo sindacale del 18-2-2003 tra ABP, Immobiliare Estate sei e i cinque sindacati presenti all´Alfa Romeo di Arese, al punto 1 dica:

"Le società, congiuntamente ai titolari delle imprese che intendano avviare nuove attività nelle Aree (Imprese Insediate), forniranno preventivamente ai Sindacati e al Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali di Sito Arese (Coordinamento) le informazioni relative a:

· denominazione delle imprese insediate

· titolarità delle imprese o composizione sociale

· attività già svolte dalle imprese insediate ed attività da svolgere sulle Aree

· numero di occupati da impiegare all'inizio dell'attività e presumibile evoluzione occupazionale nei dodici mesi successivi all'insediamento

· contratto collettivo nazionale di lavoro da applicare e tipologie contrattuali

· rapporto tra lavoro diretto e indiretto e metratura occupata".

L´apertura di detta portineria è stata operata su disposizione di ABP e di Aig/Lincoln nonostante la proprietà dell´area e della portineria est sia esclusivamente di Immobiliare Estate sei; e né ABP o Aig/Lincoln né Immobiliare Estate sei hanno comunicato ufficialmente alcunché ai sindacati e ai delegati di sito. Anzi, Aig/Lincoln ha ordinato alla ditta che è stata insediata in portineria est di non rivelare né il suo nominativo né quello dei propri dipendenti.
Facciamo poi presente che dopo l´aggressione di venerdì scorso, avvenuta alle ore 13.30 circa, fino a sera sono arrivati davanti alla portineria est dell´Alfa Romeo numerosi agenti, funzionari e dirigenti della polizia e dei carabinieri i quali, tranne alcune eccezioni, prima ancora di informarsi dell´accaduto solidarizzavano con l´aggressore.
E facciamo altresì presente che sia i responsabili di Aig Lincoln che i dipendenti di questa fantomatica ditta fanno intendere di avere le spalle coperte dalla forza pubblica.
All´Alfa Romeo di Arese è in corso una vertenza sindacale interminabile, con i cassintegrati che, nonostante siano sulla strada da 5 anni, hanno comunque mantenuto la lotta in normali canali sindacali.
Ora, a quanto pare, qualcuno con la provocazione vuol giocare sull´esasperazione dei lavoratori.

Data la gravità dei fatti sopraesposti, chiediamo un Vostro intervento.
Slai Cobas


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