COLF E BADANTI, STRANIERI NECESSARI
Mirca Garuti
Il nuovo decreto sicurezza ha messo subito in allarme tutte le colf e badanti irregolari per la paura di una possibile espulsione dal territorio italiano.
Le Acli Colf hanno denunciato una situazione molto difficile e già precedentemente precaria, nella quale decine di migliaia sono ancora in attesa di una risposta dall’ultimo decreto flussi. L’unica soluzione possibile è accogliere le domande di assunzione già presentate nel 2007 e procedere a nuove regolarizzazioni. I più arrabbiati sono i datori di lavoro, mentre gli immigrati sperano in una futura sanatoria.
In Italia ci sono 600mila badanti in regola ed almeno 500mila a rischio.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, ha dichiarato che il governo ha allo studio percorsi a favore delle famiglie che intendono regolarizzare le proprie badanti. Queste norme, infatti, avrebbero due effetti positivi: contrastare il lavoro nero e portare alle casse dell’Inps oltre 11 miliardi di euro.
Di fronte a queste necessità, è stato siglato, il 9 luglio, l’accordo tra Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, e Roberto Maroni, Ministro degli interni, sulla regolarizzazione delle colf e delle badanti.
Il provvedimento riprenderà lo schema di regolarizzazione del 2002, riguarderà anche i lavoratori italiani e comunitari e sarà circoscritto ai servizi alla famiglia ed alla persona. I clandestini, per poter usufruire di tale nuova norma, devono essere entrati in Italia non oltre i tre mesi precedenti all’entrata in vigore della legge.
Per sanare la posizione irregolare del lavoratore e del suo datore di lavoro ci sarà una sorta di condono contributivo, previdenziale e fiscale al costo di 500 euro.
Gli irregolari coinvolti devono, inoltre, risiedere da almeno cinque anni in Italia.
I datori di lavoro stranieri dovranno essere “soggiornanti di lungo periodo”, ossia, titolari di una carta di soggiorno. Saranno esclusi dalla sanatoria i soggetti con sanzioni penali o espulsi per motivi di sicurezza.
Il pacchetto sicurezza approvato definitivamente dal Parlamento entrerà in vigore non prima della norma sulla regolarizzazione. In questo modo si potrà escludere qualunque possibile arresto di badanti e colf irregolari. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale non avverrà prima di agosto, dopo, la firma del Presidente della Repubblica.
Il ministro Maroni specifica che non si tratta di una sanatoria, in quanto fortemente sconsigliata dal patto europeo sull’immigrazione, ma di una regolamentazione.
Le suddette norme saranno infatti inserite in un emendamento al decreto legge anti-crisi con la denominazione “Regolarizzazione selettiva dei rapporti di lavoro domestico”.