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Controinformazione » Costituzione  

                             COSTITUZIONE: METTIAMOLA IN PRATICA !!

                                                 Fontanesi Alessandro
                            

Da alcuni giorni sugli organi di informazione finalmente, sta montando il dibattito sulla riforma della Costituzione che da poco il Senato ha approvato in commissione. Sotto un silenzio complice ed in un Parlamento che non è più assolutamente lo specchio del volere degli italiani, tantomeno il governo dei "tecnici" che questo Parlamento sostiene, si sta consumando l'inciucio trasversale, l'accordo sotto banco, tra le maggiori forze partiti che uscirono dalle elezioni politiche del 2008 e che oggi dopo appena quattro anni non sono più tali. Quello che non riuscì a Berlusconi e tantomento alla tristemente celebre "devoluzione" leghista, cioè la riforma costituzionale a firma Gasparri - Calderoli, sonoramente bocciata e affossata dal volere popolare con il referendum del 2006, oggi sta passando nell'indifferenza generale, coi voti proprio di coloro che solo pochissimi anni fa erano contrarissimi soltanto perchè il promotore delle modifica si chiamava Silvio Berlusconi. Oggi la sostanza è la medesima, il Parlamento abdica alle sue funzioni, rinuncia al suo potere sancito proprio nella Costituzione e vota , coi propri stessi voti, per concedere quei poteri al Presidente del Consiglio, davvero una operazione cervellotica, ma da questa gerontocrazia di partito che sta facendo danni incalcolabili al Paese, è lecito davvero attendersi di tutto! Una domanda però a questo punto è lecito porsi: " passata questa riforma e modificata la Costituzione, dovesse mai ritornare alla Presidenza del Consiglio proprio Berlusconi, i contrari di allora, divenuti riformatori modernizzatori oggi, cambieranno di nuovo idea??". Prima di metter mano alla Costituzione occorre prima spiegare agli italiani il perchè di questa esigenza, anche perchè probabilmente in un momento del genere sarebbe più utile modificare prima la legge elettorale che impedisce proprio ai cittadini di avere i rappresentanti scelti da loro in Parlamento e non dei nominati, amici e parenti, dalle segreterie di partito. E collegando le due cose, si capisce bene il perchè di tanta fretta. Prima di una modifica della Costituzione sarebbe utile e urgente che il Parlamento si impegnasse per una vera legge sulla rappresentanza sindacale e riportare la centralità del lavoro sul piatto dei lavori della politica, tutele e diritti diffusi, non il contrario. I lavoratori devono poter scegliere liberamente i propri rappresentanti, nel
Parlamento tanto quanto in fabbrica o in ufficio, oggi avviaene il contrario, la zona franca negli stabilimenti Fiat è emblematica. Il principio secondo il quale, il miglior modo per perdere i propri diritti è quello di non conoscerli, questo Parlamento dimostra di conoscerlo molto bene. Perchè gli italiani non devono sapere che la Costituzione che difesero col loro voto appena quattro anni fa, ora devrà essere cambiata per il mercemonio della politica e quel
loro voto oggi non vale più? I parlamentari reggiani non si sentono in dovere di dire nulla o sono forse d'accordo che senza Berlusconi allora la Costituzione è possibile cambiarla? E non si venga a  raccontare che si toccherà solo la seconda parte, quasi fosse un appendice scollegata dal resto del testo principale della Repubblica, perchè
cambiata quella, anche la prima parte subirà le stesse pesanti ripercussioni. Il 25 aprile del 2005, proprio nel tempo in cui l'altra grande modifica della Costituzione era in corso, l'allora Presidente della Repubblica Ciampi, dal palco delle celebrazioni per la Liberazione  a Milano, disse chiaramente: " libertà e giustizia si conquistano giorno
per giorno...le celebrazioni del 25 aprile sono occasioni per riflettere... è la Costituzione che ha garantito e garantisce la libertà di tutti. Non dimentichiamo mai che la Costituzione è la base della convivenza civile che ha consentito la rinascita morale e materiale della nostra Patria, le grandi trasformazioni istituzionali e sociali, la creazione di un sistema di equilibri tra poteri che ha garantito e garantisce libertà a tutti". La fedeltà a queste parole di Ciampi di sette anni fa è irrinunciabile, la fedeltà alla Costituzione è irrinunciable, volerla cambiare per illogicici e
avventuristici equilibri di potere tra rappresentanti di partito, non più specchio della volontà degli italiani, è una vergogna da denunciare. Questa Costituzione va difesa da questi banditi, questa Costituzione non va cambiata, dopo 67 anni resta purtoppo inapplicata, per cui l'unica strada praticabile è quella della sua completa attuazione. 

Alessandro Fontanesi

segretario cittadino Pdcisez. Paolo Davoli "Sertorio"Reggio Emiliatel. 339.3129995


 

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