Morte di Federico Aldrovandi. Si
infittisce il mistero sul ruolo dei poliziotti.
Il 25 giugno scorso la trasmissione 'Chi l'ha visto' ha mandato in
onda la testimonianza di una persona che, la notte del 25 settembre 2005,
avrebbe assistito al pestaggio di Federico Aldrovandi, ad opera di quattro
poliziotti. Dopo le percosse subite, il diciottenne morì, senza che nessuno
alzasse un dito per aiutarlo. Tantomeno gli agenti di polizia Anzi, la loro
prima mossa fu quella di diffondere la notizia che il ragazzo era morto a causa
delle sostanze stupefacenti che aveva assunto. Il loro intervento era soltanto
finalizzato a fermare un ragazzo che urlava e sbatteva la testa contro un palo,
in una calda alba ferrarese di fine settembre. Per molto tempo il paese ha
convissuto con questa facile verità. In pochi si sono chiesti come era
possibile che si sapesse già la causa della morte il giorno del funerale e cioè
cinque mesi prima del risultato dell'autopsia.
Dopo quasi due anni da quella
tragica notte, un testimone getta nuova luce sulla vicenda. "'Ho visto
quando hanno iniziato a picchiarlo. Ha preso tante di quelle botte, picchiavano
e picchiavano... Ma quante botte ha preso». Questa una delle frasi più
significative della testimonianza. Federico, con tutta probabilità, è morto a
causa dello schiacciamento del torace e dei colpi infertogli con i manganelli
dagli agenti di polizia. Se la misteriosa persona troverà la forza di
depositare la propria testimonianza il processo potrebbe prendere una nuova
svolta. Nel frattempo, Monica Segatto, Pontani Enzo, Forlani Paolo e Pollastri
Luca sono stati rinviati a giudizio (l'udienza è fissata per il 19 ottobre
prossimo) e 'dovranno rispondere di omicidio colposo per avere cagionato o
comunque concorso a cagionare il decesso di Federico omettendo di prestare le
prime cure pur in presenza di richiesta espressa da parte di Aldrovandi che in
più occasioni aveva invocato “aiuto” chiedendo di interrompere l’azione
violenta con la significativa parola “basta”, mantenendolo ormai agonizzante,
in posizione prona ammanettato, così rendendone più difficoltosa la
respirazione', come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal
pm Nicola Proto e dal Procuratore capo Severino Messina. Di seguito è riportata
la registrazione della trasmissione di Rai 3 con la nuova testimonianza e
l'intervento della madre di Federico, Patrizia Moretti. L'opinione pubblica
cominciò ad interessarsi alla vicenda soprattutto dopo che Patrizia, un anno e
mezzo fa, creò un blog (federicoaldrovandi.blog.kataweb.it) che diventò a breve
un caso nazionale e contribuì a fare riaprire l'inchiesta..
Servizio
tratto dalla trasmissione “Chi l’Ha Visto”