INTERVENTO ALLA FIACCOLATA DEL COMITATO “ UNITI PER TITTI “
di Alessandro Arrighi
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Pubblicato su LIBERA TV
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti a questa nostra fiaccolata commemorativa per la nostra amica TIZIANA.
In particolare tutti i membri del comitato UNITI PER TITTI di cui mi vanto di far parte e che oggi, con il mio intervento rappresento.
Ringrazio inoltre l’intera giunta comunale di Rubiera, qui rappresentata dal Sindaco LORENA BACCARANI che con la sua disponibilità sensibilità con la quale si è approcciata a quella che io definisco personalmente la nostra crociata ci ha decisamente aiutati moltissimo, a muovere quelli che noi del comitato chiamiamo i primi passi costituzionali con le istituzioni stesse, per far sentire la nostra voce.
Quello che è successo a Tiziana appena un anno fa a tutti noi sembrava solo un incubo…..quante volte abbiamo letto o ascoltato in tv di casi come questo…..eppure ci sembravano così lontani……poi il fatto di Tiziana! Come un fulmine a cel sereno Così terribilmente vicino a tutti noi da toglierci il fiato…… tutto questo ci ha proiettati tutti in un vortice di sentimenti contrastanti…….Rabbia…..dolore……. disperazione ed infine rassegnazione…..già tutti noi qui presenti questa sera ci eravamo RASSEGNATI a quello che era successo! E dopo la confessione di IVAN FORTE un senso di giustizia ci ha almeno consolato….sapendo che il colpevole era in carcere e che vi sarebbe rimasto per molto tempo a venire! Poi a distanza di un anno si sono ripresentati con ancor più vigore i sentimenti di cui parlavo prima…… a questi sentimenti si è aggiunto sgomento ed indignazione e un forte senso di IMPOTENZA per quanto accaduto! Con la scarcerazione del Forte per “ decorrenza dei termini di custodia cautelare “ Tiziana è stata uccisa per la seconda volta…….. e la famiglia di Tiziana….tutti noi abbiamo rivissuto quel tragico evento!
E’ stato proprio uno di questi sentimenti che ha dato vita a questo COMITATO……perché guardandoci negli occhi una sera tra noi amici di Tiziana CI SIAMO DETTI NO! NON POSSIAMO NON FARE NIENTE!!! Non possiamo stare qui immobili a subire una tale ingiustizia!! Quello che ci muove come comitato UNITI PER TITTI non è un senso di Rabbia…….. non è un senso di Vendetta MA UN PROFONDO E CONDIVISO SENSO DI GIUSTIZIA!!
A dimostrazione di ciò che il comitato sostiene vi sono le prime iniziative che lo stesso comitato ha promosso! Abbiamo cercato e ottenuto contatti con le istituzioni, questa serata ne è la prova…abbiamo esposto il nostro progetto e la nostra iniziativa a tutti coloro che abbiano veramente avuto voglia di ascoltarci! Tra questi per prima il Sindaco di Rubiera LORENA BACCARANI e l’intera giunta comunale che ha accettato di integrare in un ordine del giorno che già avevano in programma sul femminicidio, dandosi disponibili ad essere promotori presso le autorità competenti per condividere la nostra battaglia (documento approvato all'unanimità nel Consiglio Comunale di Rubiera il 27 maggio 2013).Questa battaglia civile vogliamo combatterla insieme alle istituzioni! Con le istituzioni! Perché l’ingiustizia subita dalla famiglia di Tiziana non la debba in futuro subirla più nessuno!
Un errore da parte di un giudice ha rimesso in libertà IVAN FORTE! Un banalissimo errore……..che però ha avuto conseguenze devastanti per la psiche della famiglia di Tiziana….noi non colpevolizziamo il giudice in questione in quanto essere umano e lavoratore e si sa chi lavora a volte può sbagliare…… ma la legge che ha permesso questo errore!!! E' proprio in questi casi che servono leggi adeguate per non permettere questo tipo di errori!!! E chiediamo ad alta voce che le istituzioni intervengano per restituire alla famiglia di Tiziana la fiducia nelle istituzioni stesse e un senso di giustizia a tutti noi!!!! La legge sulle scarcerazioni per decorrenza dei termini VA ASSOLUTAMENTE RIVISTA E CORRETTA!!!! Perché nel 21° secolo in un paese che si dice civilizzato non può esistere una legge che permetta ad un omicida per giunta reo confesso di tornare in libertà in attesa di giudizio solo perché è un suo diritto! Ricordiamoci che nel caso di Tiziana …come in altri mille casi per sancire un diritto verso l'omicida reo confesso si trascura o passa come in questo caso in secondo piano il diritto che aveva Tiziana di veder crescere suo figlio……diritto che le è stato negato e tolto proprio dal padre di suo figlio che ora però è LIBERO.E tutto per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva!!! NOI CHIEDIAMO CHE QUESTA LEGGE SIA CAMBIATA! E proporremo nelle giuste sedi un testo di legge popolare contro il femminicidio, che non permetta più ad un reo confesso di omicidio o chi preso in flagranza di reato di usufruire della scarcerazione per decorrenza dei termini. Noi non ci fermeremo fino a quando tutto questo non si sarà avverato!!!
Busseremo ad ogni porta, che se aperta ci permetterà di fare un altro passo avanti per raggiungere il nostro obbiettivo. Perché quel dolore che ci accomuna alla famiglia di Tiziana non lo debba provarlo mai più nessuno!!!! Personalmente e concludo, SONO CERTO di interpretare il sentimento di tutti i membri del comitato UNITI PER TITTI nel dire questo, mi muove un sentimento…….faccio tutto questo perché un domani a Nicolò il Figlio di Tiziana qualcuno racconterà questa triste storia che lo vede suo malgrado protagonista……. Sappia che un gruppo di amici di sua madre ha contribuito a cambiare le cose! e guardando negli occhi quello che ormai sarà diventato un ragazzo io possa dirgli……io c'ero!!!!!! E non sono stato zitto!!!!!!
06/06/13