Foibe
/REGNO D'ITALIA/
/ALTO COMMISSARIATO PER LA PROVINCIA DI
LUBIANA/
Lubiana, lì 24 agosto 1942-Anno XX
Ufficio: SEGRETERIA PARTICOLARE
MINISTERO DELL'INTERNO
R 0 M A
Gabinetto
A seguito del foglio n. 1362/2/Ris. del
16 corrente, mi permetto prospettare nelle sue linee generali il programma di
attività che mio intendimento svolgere in questa provincia:
ATTIVITA'
POLITICA
1) POPOLAZIONE SLOVENA: Linea di condotti "durissima" nel riguardi
degli sloveni, sino a quando non saranno tangibili e provate le manifestazioni
di ravvedimento, e molto dura anche in seguito.
Indirizzo però unitario nella
linea di condotta da seguire, e specialmente nell'applicazione dei provvedimenti
che debbono essere emanati dall'autorità competente, e non lasciati all'arbitrio
dei singoli.
In quest'ultimo caso si dà manifestazione di confusione e di
debolezza anzichè di ordine e di forza.
a) Il problema della popolazione
slovena può essere risolto nei seguenti modi:
1) distruggendola;
2) trasferendola;
3) eliminando gli elementi contrari, attuando una
politica dura, però di giustizia e di avvicinamento, onde creare le basi per una
proficua e leale collaborazione prima e possibilità di assimilazione poi, che
però solo col tempo si potrà realizzare.
Occorre quindi stabilire quale linea
di condotta si intende seguire.-
b) Per l'internamento in massa della
popolazione procedere secondo un piano prestabilito, che possa avere uniforme
applicazione in tutti i territori della provincia. Meglio costituire "campi di
lavoro" anzichè campi di internamento, dove si ozia.
c) Per la sostituzione
con popolazione italiana di quella slovena occorre stabilire:
1) dove
deve esser trasferita la popolazione slovena;
2) dove deve esser presa la
corrispondente popolazione italiana, facendo presente che è più adatta, quella
settentrionale e centrale;
3) se si intende "italianizzare" innanzi tutto
una fascia di frontiera, stabilendone la profondità (20/30 chilometri);
4) se si intende invece trasferire tutta la popolazione slovena. In tal caso
sarebbe opportuno iniziare dalla zona slovena a cavallo del vecchio confine.
A mio avviso il trasferimento totale o parziale della
popolazione sarà difficilmente possibile durante la durata della
guerra.-
L'ALTO COMMISSARIO
(Emilio Grazioli)
SEGRETO DOPPIA BUSTA
RISERVATA-DOPPIA
BUSTA
Lubiana, lì 21 novembre 1942/XXI
FP/
Ufficio SEGRETERIA PARTICOLARE
N.
1593/2/Ris.
OGGETTO: Vescovo di Lubiana Monsignore dott.
Rozman.-
MINISTERO DELL'INTERNO
Gabinetto
ROMA
A seguito della precedente segnalazione, apprendo che il Vescovo
di Lubiana è stato ricevuto ieri l'altro dal Pontefice, al quale, da quanto mi
consta, ha consegnato l'allegato memoriale riflettente le condizioni degli
sloveni internati nei campi militari.-
Il memoriale è stato compilato in
accordo con il Vescovo di Arbe, che ne avrebbe rimesso copia al Comandante
Superiore delle Forze Armate "Slovenia-Dalmazia".-
L'ALTO COMMISSARIO
(Emilio Grazioli)
Grazioli
A L L E G A T O
Per circa 300.000 fedeli della Diocesi di Lubiana che si
trovano nella Provincia di Lubiana, ne sono stati finora internati in diversi
campi di concentramento quasi 30.000, cioè il 10 % di tutta la popolazione. In
maggior parte sono nei seguenti campi di concentramento:
- a GONARS (diocesi
di Udine) circa 4.000. Da Gonars vennero trasportati ultimamente una parte
rilevante di questi in un campo di concentramento vicino ad Arezzo.
- a
MONIGO (Treviso) circa 3.500 (fra questi 700 bambini al di sotto dei 10
anni).
- a PADOVA circa 3.500.
- a ARBE (diocesi di Veglia) circa 15.000
(fra questi oltre 1000 bambini).
E per di più si trasporta nei campi di
concentramento quasi ogni giorno ancora altra gente di ambedue i sessi e di
tutte le età. Nessuno può sapere quanto tempo ciò durerà ancora.
Le
condizioni di vita dei campi dì concentramento non sono buone. Tutti soffrono
moltissimo. La mancanza di nutrimento non è il peggiore male per gli adulti.
bensì per i bambini. Il male più insopportabile per gli adulti è l'ozio, la
mancanza di occasioni per un lavoro utile, specialmente risentono ciò le persone
colte che non possono avere nemmeno dei libri, sebbene questi fossero stati
raccolti e pronti per la spedizione a Lubiana, ma venne respinto il permesso di
trasportarli nei campi concentramento. Tutti gli internati però riconoscono che
il Comando dei singoli campi di concentramento ha un trattamento umano e giusto
verso gli internati. Ma ad onta della buona volontà dei singoli comandanti vi
sono nei campi di concentramento moltissime cose che richiedono un urgentissimo
miglioramento, perchè questi non divengano degli accampamenti di morte e di
sterminio. Ecco i provvedimenti più urgenti da farsi:
1. - I bambini
dovrebbero essere immediatamente rimandati a casa assieme alle loro madri. I
bambini nella più tenera età, i lattanti - diverse decine ne sono nati negli
accampamenti stessi - non possono vivere col nutrimento che ivi hanno a
disposizione. Di latte non ne possono avere neppure una goccia. Per questa
ragione i bambini muoiono. Le peggiori condizioni regnano nel campo di
concentramento di Arbe.
2. - Gli ammalati gravi e quelli che sono affetti
da malattie croniche dovrebbero venire liberati e rimandati alle rispettive
famiglie, dove potranno essere meglio curati. Vi sono casi veramente terribili:
per es. a Gonars vi fu uno studente universitario che aveva un tumore nel
cervelletto ed in seguito a ciò perdette la vista. Proprio nel giorno in cui fu
arrestato a Lubiana in occasione della razzia generale, aveva ricevuto dal
medico un ordine scritto per recarsi alla clinica per un'operazione
urgentissima. Nessuno badò a ciò, venne trasportato a Gonars ed ivi trattenuto.
Egli perdette completamente la vista. Dopo alcuni mesi si è riuscito a
liberarlo. L'operazione venne fatta ma la vista non si potè più ricuperare. Se
l'operazione avesse avuto luogo a tempo, si avrebbe potuto salvargliela. E
questo studente è un esemplare cattolico che era membro dell'organizzazione
cattolica che aveva lottato tutti gli anni dell'Università palesemente ed
intrepidamente contro il comunismo. Vi sono inoltre moltissimi casi di malattie
reumatiche con le conseguenti malattie di cuore.
3. - La separazione
degli studenti e degli altri adolescenti dai rimanenti internati.
4. - I
bambini e gli adolescenti che sono negli accampamenti dovrebbero venire nutriti
più conveniente e più abbondantemente, affinchè non soccombano a causa
dell'esaurimento e delle malattie che nell'inverno sono ancor più
pericolose.
5. - L'istituzione di scuole regolare per i bambini e gli
studenti che non vengono rimandati alle loro famiglie.
6. - Che agli
internati venga concessa la comunicazione regolare con la propria famiglia a
mezzo della corrispondenza, la possibilità di ricevere regolarmente dei pacchi
di vesti e cibi che i famigliari si tolgono della bocca. (Le spedizioni concesse
fino ad ora di 5 kg.. al mese sono insufficienti).
Tutti sono stati
trasportati da casa con gli abiti di estate. Molti vennero arrestati durante il
lavoro dei campi. L'unico vestito che avevano indosso, è ormai gia logorato;
negli accampamenti ora sono al cominciar dell'inverno quasi nudi.
7. -
Sarebbe indispensabile la revisione di tutti gli internati, affinchè vengano
trattenuti in internamento soltanto quelli che avevano commesso qualche delitto
oppure sono pericolosi all'ordine ed alla sicurezza pubblica; gli innocenti
invece vengano rilasciati. E' certo che fra gli internati la maggior parte sono
innocenti, poichè generalmente vengono trasportati gli abitanti senza
distinzione di interi villaggi, senza alcuna inchiesta o interrogatorio Tutti
gli internati dovrebbero essere divisi in tre gruppi: gli innocenti, i sospetti
ed i colpevoli.
A questo riguardo vennero fatte al Comando dell'XI Corpo
d'Armata ed all'Alto Commissario da diversi parti delle domande e delle
proposte, però fino ad ora non avvenne alcun cambiamento anzi vengono tuttora
mandate allo stesso modo centinaia di persone negli accampamenti.
Tutti
saranno riconoscentissimi alla Santa Sede, se potesse appoggiare queste nostre
proposte presso le competenti autorità italiane.
ALCUNI PROVVEDIMENTI DALLA SANTA SEDE PROPOSTI PER MIGLIORARE
LE CONDIZIONI DEI CATTOLICI SLOVENI DELLA PROVINCIA DI LUBIANA E QUELLE IN
PARTICOLARE MODO DEGLI INTERNATI CIVILI
1) Revisione della situazione
personale di tutti gli internati, in base ad un'accurata inchiesta che permetta
di distinguere i rei dagli innocenti, i quali ultimi potrebbero essere
facilmente identificati mediante liste compilate con l'assistenza dei Parroci e
dei Podestà dei singoli Comuni, che hanno più esatta cognizione delle persone e
si presume non siano mossi da spirito di vendetta e di altri bassi motivi.-
2) Sospensione degli internamenti in massa e limitazione di essi ai soggetti
veramente colpevoli o fondatamente sospetti.-
3) Liberazione
immediata:
a) di coloro che risultino innocenti o nelle liste anzidette
vengano segnalati come persone oneste e degne di fiducia;
b) dei bambini,
che non possono avere nei campi di concentramento la conveniente alimentazione.
Le loro condizioni sembrano particolarmente pietose nei campi di Arbe e di
Treviso nei quali si troverebbero rispettivamente 1.000 e 700 bambini di età
inferiore ai 10 anni;
c) delle donne, che non risultino affiliate ad
organizzazioni comuniste o colpevoli di delitti specifici;
d) dei malati
gravi, e dei cronici, onde possano avere in famiglia le cure necessarie.-
4) Predisporre le opportune previdenze per coloro che saranno rimpatriati e che
troveranno case e villaggi distrutti.
5) Allontanamento dai campi di
concentramento comuni di tutti i minorenni, al fine di sottrarli al pessimo
influsso che esercita su di essi la convivenza con adulti non sempre
raccomandabili per le loro idee e per il loro costumi.-
Ove esistono
ragioni, che ne impediscano l'immediata liberazione, riunirli in appositi campi
con organizzazione scolastica e con adeguata assistenza religiosa, affidata a
Cappellani adatti, provvedendoli in pari tempo di nutrimento più sostanzioso ed
abbondante, perchè non abbiano a soccombere a causa dell'esaurimento.-
6)
Assicurare agli internati la possibilità di corrispondere regolarmente con le
loro famiglie e di riceverne pacchi di viveri e di indumenti.
Allegato n. 10
al diario storico militare del giorno 4
luglio 1942-XX
COMANDO XI° CORPO D'ARMATA
Uff. Operazioni
- - - -
- - - - - - - - - - - - -
N.02/6246/Op.
P.M. 46, 4 luglio 1942-XX
OGGETTO: Proclama.
ALL'ECCELLENZA EMILIO
GRAZIOLI
Alto Commissario per la Provincia di L u b i a n a
E' intendimento dell'Ecc. Generale Roatta che all'inizio del
prossimo ciclo di operazioni di grande rastrellamento, venga emanato il proclama
annesso.
Esso è ispirato ai seguenti criteri:
- riassumere brevissimamente
i precedenti e le ragioni per cui - per colpa unicamente dei ribelli e dei loro
favoreggiatori - si sia passati e si passi da una prassi clemente, e poi più
dura, ad una prassi decisamente più drastica;
- elencare tutte insieme le
principali limitazioni che verranno applicate, ivi comprese alcune già in
atto;
- lasciare una possibilità di ravvedimento per coloro che si arrendano,
consegnando le armi, fuori dall'ambito del combattimento vero e proprio.
Il
proclama verrà pubblicato nel momento stesso in cui inizieranno le
operazioni.
Pubblicarlo prima equivarrebbe a dare l'allarmi e l'effetto
sarebbe - d'altra parte - minore.
La pubblicazione sarà fatta
contemporaneamente, con affissione in tutti i presidi e con lancio da aeroplani
nelle zone interposte fra i presidi, a cominciare da quelle in cui sono annidate
le formazioni ribelli.
In aderenza a quanto è stato fatto finora, sarebbe
opportuno che il proclama portasse le firme di V.E. e mia.
Allego pertanto
copia del testo del proclama e prego V.E. di voler compiacersi di farmi
conoscere la sua decisione.
Alla stampa dei proclami provvederà il Comando
Superiore FF.AA. Slovenia - Dalmazia.
Interesserò poi V.E. per il concorso
dei comuni per l'affissione del manifesto che verrà diffuso anche a cura dei
comandi operanti ed a mezzo aerei.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
F/to Mario
Robotti
p. c. c.
IL COMANDANTE CAPO DI S.M.
F.to
Annibale Gallo
S L O V E N I !
- Al momento dell'annessione, l'Italia vittoriosa vi ha dato
condizioni estremamente umane e favorevoli.
Dipendeva da voi, ed unicamente
da voi, di vivere in un'oasi di pace.
- Invece molti di voi hanno impugnato le armi contro le
autorità e le truppe italiane.
- Queste, per un alto senso di civiltà ed umanità, si sono
limitate all'azione militare, evitando misure che gravassero sul'insieme della
popolazione ed ostacolassero la normale vita economica del paese.
E' solo
quando i rivoltosi sono trascesi ad orrendi delitti contro italiani isolati,
contro vostri pacifici concittadini e persino contro donne e bambini, che le
autorità italiane sono ricorse a misure di rappresaglia ed a qualche
provvedimento restrittivo, di cui soffrite per causa dei rivoltosi
- Ora, poichè i rivoltosi continuano la serie di delitti, e
poichè una parte della popolazione persiste nel favorire la ribellione,
disponiano quanto segue:
1°) - A partire da oggi nell'intera Provincia di Lubiana:
-
sono soppressi tutti i treni viaggiatori locali;
- è vietato a chiunque
viaggiare sui treni in transito, tranne a chi è in possesso di passaporto per le
altre provincie del regno e per l'estero;
- sono soppresse tutte le
autocorriere;
- è vietato il movimento con qualsiasi mezzo di locomozione,
fra centro abitato e centro abitato;
- è vietata la sosta ed il movimento,
tranne che nei centri abitati, nello spazio di un chilometro dai due lati delle
linee ferroviarie. (Sarà aperto senz'altro il fuoco sui contravventori);
-
sono soppresse tutte le comunicazioni telefoniche e postali, urbane ed
interurbane.
2°) - A partire da oggi nell'intera Provincia di Lubiana,
saranno immediatamente passati per le armi:
- coloro che faranno comunque
atti di ostilità alle autorità e truppe italiane;
- coloro che verranno
trovati in possesso di armi, munizioni ed esplosivi;
- coloro che favoriranno
comunque i rivoltosi;
- coloro che verranno trovati in possesso di
passaporti, carte di identità e lasciapassare falsificati;
- i maschi validi
che si troveranno in qualsiasi atteggiamento - senza giustificato motivo - nelle
zone di combattimento.
3°) - A partire da oggi nell'intera Provincia di Lubiana,
saranno rasi al suolo:
- gli edifizii da cui partiranno offese alle autorità
e truppe italiane;
- gli edifizii in cui verranno trovate armi, munizioni,
esplosivi e materiali bellici;
- le abitazioni in cui i proprietari abbiano
dato volontariamente ospitalità ai rivoltosi.
- Sapendo che fra i rivoltosi si trovano individui che sono
stati costretti a seguirli nei boschi, ed altri che si pentono di aver
abbandonato le loro case e le loro famiglie, garantiamo salva la vita a coloro
che, prima del combattimento, si presentino alle truppe italiane e consegnino
loro le armi.
- Le popolazioni che si manterranno tranquille, e che avranno
contegno corretto rispetto alle autorità e alle truppe italiane, non avranno
nulla a temere, nè per le persone, nè per i loro beni.
Lubiana -- luglio 1942
- XX
Fonte: Fondo Gasparotto b. ff. 8578-8581, presso archivio
Fondazione ISEC (Istituto di Storia dell'Età Contemporanea), Sesto S.Giovanni
(Mi).
C O M A N D O X I° C O R P O D' A R M A T A
P.M. 46, 17 luglio 1942-XX
Ufficio Operazioni
n. 02/7014 di prot. op.
Oggetto:
modalità d'azione contro i ribelli.
Al COMANDANTE DELLA DIVISIONE
FANTERIA "GRANATIERI DI SARDEGNA"
Al COMANDANTE DELLA DIVISIONE FANTERIA
"ISONZO"
Al COMANDANTE DELLA DIVISIONE FANTERIA "MACERATA"
Al COMANDANTE
DELLA DIVISIONE FANTERIA "CACCIATORI DELLE ALPI"
Al COMANDANTE DEL
RAGGRUPPAMENTO CC.NN. "MONTAGNA"
Al COMANDANTE DELL'XI RAGGRUPPAMENTO
G.a.F.
Al GENERALE DE RIENZI COMANDANTE RAGGRUPPAMENTO MANOVRA
e, per
conoscenza:
Al COMANDO SUPERIORE FF.AA. "SLOVENIA-DALMAZIA" (2^ Armata)
Porto a conoscenza di tutti la giusta sensazione che ha avuto
il comando della Divisione Granatieri e cioè che il nemico stia lasciando dei
piccoli nuclei di briganti indietro col compito di lasciarsi sorpassare dalle
nostre truppe marcianti attraverso i varchi non potuti rastrellare, e colpirli
alla schiena.
Questo fatto trova conferma nell'episodio delle cc.nn. della
105^ legione che a Krka Vas, dopo la partenza ed avanzata verso ovest della
divisione Cacciatori, hanno subito 20 perdite, tra cui un ufficiale, inflitte da
elementi ribelli ripullulanti a tergo delle colonne operanti.
Occorre
quindi:
1°)- che il rastrellamento sia metodico e completo al massimo,
per evitare che attraverso le maglie del dispositivo sfuggano elementi
ribelli;
2°)- fucilare senza pietà gli uomini validi che nelle retrovie
fossero sorpresi in atteggiamento sospetto lungo le strade ed a tergo delle
nostre colonne.
IL GENERALE DI C.d'A. COMANDANTE
F/to Mario Robotti
Allegato n. 76
al diario storico militare del giorno 18
luglio 1942-XX
COMANDO XI CORPO D' ARMATA
Ufficio Operazioni
P.M. 46, 18 luglio 1942-XX
n. 02/7037 di prot. op.
Oggetto: Applicazione
dell'ordinanza del 15 luglio 1942-XX
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA
"GRANATIERI DI SARDEGNA"
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA "ISONZO"
Al
COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA "MACERATA"
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA
"CACCIATORI DELLE ALPI"
Al COMANDANTE XI RAGGRUPPAMENTO GAF
Al COMANDANTE
RAGGRUPPAMENTO CC.NN. "MONTAGNA"
Mi riferisco alle disposizioni emanate ieri con foglio 02/6953
circa le misure da prendere affinchè i temperamenti applicati in vista dei
lavori agricoli e della circolazione da centro abitato a centro abitato, non
rendano inoperanti i provvedimenti restrittivi contenuti in proposito
nell'ordinanza.
Intendo che dette misure siano immediatamente e molto
energicamente applicate.
Se i comandi in indirizzo constateranno che esse non
siano sufficienti ad assicurare che i provvedimenti dell'ordinanza raggiungano
lo scopo proposto, provvedano immediatamente a darmene avviso senza attendere
che ciò mi risulti direttamente nei controlli che io effettuerò e che ho
preannunziato nel foglio a riferimento.
Circa l'esecuzione dei rimanenti
provvedimenti sanciti dall'ordinanza preciso:
a)- Le misure di cui al numero II e III dell'ordinanza debbono
essere applicate con la massima energia e senza falsa pietà.
b)- Chi compie comunque atti di ostilità alle autorità o truppe
italiane - chi venga trovato in possesso di armi, munizioni ed esplosivi - chi
favorisca comunque i rivoltosi - chi venga trovato in possesso di passaporti,
carte di identità e lasciapassare falsificati. deve essere passato per le
armi.
Non ammetto che gente colpevole di quanto sopra venga deferita ai
tribunali od internata; dev'essere soppressa.
c)- Gli edifici da cui partono offese alle autorità e truppe
italiane - gli edifici in cui vengano trovate armi, munizioni ed esplosivi o
materiali bellici - le abitazioni i cui proprietari abbiano volontariamente dato
ospitalità ai rivoltosi (e - per logica conseguenza - ancora di più le
abitazioni appartenenti ai ribelli) devono essere inesorabilmente distrutti.
d)- Le misure di cui sopra non si applicano solo nella zona in
cui operano le truppe mobili, ma nella intera provincia di Lubiana.
e)- La misura ultima del n.II dell'ordinanza (""... saranno
passati per le armi...i maschi validi che si troveranno in qualsiasi
atteggiamento - senza giustificato motivo - nella zona di combattimento"") deve
essere intesa ed applicata nel modo seguente:
1°) I maschi validi trovati, in
qualsiasi atteggiamento, in zona di combattimento, in aperta campagna
dall'avanti sino alla linea di schieramento delle artiglierie, non possono
essere considerati (per ovvi motivi) che come ribelli o favoreggiatori dei
ribelli.
E pertanto passati per le armi.
2°) I maschi validi trovati in
abitazioni isolate, gruppi di case e centri abitati, sempre quando non siano rei
degli atti contemplati nei precedenti articoli del n.II dell'ordinanza, saranno
tutti arrestati.
Quelli che fra essi non siano del luogo saranno passati per
le armi come quelli incontrati in aperta campagna.
3°) Saranno pure arrestati
i maschi validi che affluiscono in abitazioni isolate, gruppi di case e centri
abitati, dopo la nostra occupazione.
Quelli che fra essi non risulteranno del
posto, o che non rientrino colle proprie famiglie (circostanza questa che
giustificherebbe la loro assenza al momento della nostra occupazione) saranno
passati per le armi.
4°) La procedura di cui al n.1°, 2° e 3° sarà seguita
anche nel caso che gli abitanti nel loro complesso accolgano favorevolmente le
nostre truppe.
I rivoltosi cui è stata ... coll'ordinanza, e deve - per
conseguenza - essere garantita salva la vita, sono esclusivamente coloro che, in
località e al momento in cui non siano materialmente in corso combattimenti, si
arrendono in forma evidente, consegnando le armi.
Chi si arrende,
combattimento durante, non godrà di tale trattamento.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
F/to Mario
Robotti
Allegato n. 90
COMANDO XI CORPO D' ARMATA
Ufficio
Operazioni
P.M. 46, 21 luglio 1942-XX
n. 02/10046 di prot. op.
Oggetto: Atteggiamento verso
ribelli e loro favoreggiatori
Al COMANDANTE LA DIVISIONE FANTERIA
"GRANATIERI DI SARDEGNA"
Al COMANDANTE LA DIVISIONE FANTERIA ISONZO
Al
COMANDANTE LA DIVISIONE FANTERIA MACERATA
Al COMANDANTE LA DIVISIONE FANTERIA
CACCIATORI DELLE ALPI
Al COMANDANTE IL RAGGRUPPAMENTO CC.NN. "MONTAGNA"
Al
COMANDANTE L'XI RAGGRUPPAMENTO GAF
Nelle mie visite alle truppe in operazione ho notato che non
tutti i comandanti sono immedesimati della necessità assoluta della repressione
energica.
Tale circostanza è suscettibile non solo di indebolire l'azione
intrapresa, ma altresì di diversificare la linea di condotta delle singole
unità, linea di condotta che deve invece essere fermamente ed inesorabilmente
unitaria.
Spero che ogni dubbio sia scomparso dopo la mia circolare numero
02/7037 in data 18/7, ad ogni modo pongo e prego di porre ai vostri dipendenti
il dilemma netto seguente:
- o si sentono di procedere come intendo, ed
allora applichino senza falsa pietà i miei ed i vostri ordini;
- o non si
sentono di procedere in tale maniera, ed allora lo dichiarino, affinchè vengano
destinati ad altri incarichi.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
F/to Mario
Robotti
Allegato n. 89
COMANDO XI CORPO D' ARMATA
P.M. 46, 21 luglio 1942-XX
Ufficio Operazioni
n. 02/10052 Op.
Oggetto:
Favoreggiamento all'attività ribelli
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA
"GRANATIERI DI SARDEGNA"
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA ISONZO
Al
COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA MACERATA
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA
CACCIATORI DELLE ALPI
Al COMANDANTE RAGGRUPPAMENTO CC.NN. "MONTAGNA"
Al
COMANDANTE XI RAGGRUPPAMENTO GAF
1) - Rammento - per gli opportuni provvedimenti - che
l'ordinanza del 15 luglio prevede che sia passato per le armi chiunque alloggi
volontariamente dei ribelli favorendone in tal modo l'azione.
2) - In relazione a quanto sopra, dato che risulta esistano
presso l'ospedale civile di Lubiana parecchi ricoverati feriti di arma da fuoco,
- il che lascia supporre che altri si trovino negli ospedali degli altri centri
abitati, nelle cliniche e case di cura private, nelle abitazioni, ecc. - presi
gli ordini dall'Eccellenza il Comandante Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia,
dispongo:
- tutti i sanitari di Lubiana e dei presidi da noi tenuti ed
occupati, i direttori di ospedali, di cliche, di case di cura et similia siano
riuniti ed avvisati che:
a) - possono accogliere negli stabilimenti sanitari
e curare in essi e presso abitazioni feriti di armi da fuoco, ma hanno l'obbligo
di fare immediata denuncia del fatto ai CC.RR. là dove esistono, oppure ai
comandanti di presidio militare;
b) - le omesse o ritardate denunce
costituiranno atto di favoreggiamento verso i ribelli: saranno pertanto
severamente punite, anche con la pena di morte;
c) - sia detto ben
chiaramente che la prassi sinora seguita si deve, nelle attuali circostanze,
considerare integrata con le prescrizioni sopra riportate;
- siano passate frequenti ispezioni ai luoghi di cura pubblici
e privati per accertare che si ottemperi all'ordine sopra riportato. Qualsiasi
infrazione sia prontamente e severamente repressa;
- i feriti di arma da fuoco per i quali sussista anche il solo
sopetto che abbiano partecipato all'azione ribelle siano riuniti in apposito
locale, curati e considerati in stato di arresto. Una volta guariti saranno
deferiti al tribunale militare.
Mi sia data assicurazione dell'avvenuta partecipazione ai
medici di quanto li riguarda. Attendo di conoscere dal comando raggruppamento
cc.nn. località e data della riunione che verrà in proposito indetta in
Lubiana.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
F/to Mario
Robotti
F O N O G R A M M A A M A N O
P.M. 46, 21 luglio 1942 XX
DAL COMANDO XI CORPO D'ARMATA
ALL'ALTO COMMISSARIATO PER
LA PROVINCIA DI LUBIANA
02/10048 ALT COMUNICO D'AVER AUTORIZZATO I
COMANDANTI DELLE GRANDI UNITA' OPERANTI AD INTERNARE SECONDO LORO CRITERIO
DISCREZIONALE I MASCHI VALIDI DAI 18 AI 55 ANNI TROVATI NELLE ZONE DI OPERAZIONE
ALT.
F/TO GENERALE ROBOTTI
Allegato n. 97
COMANDO XI CORPO D' ARMATA
P.M. 46, 23 luglio 1942-XX
Ufficio Operazioni
n. 02/10084 di prot. Op.
Oggetto:
Risultati dei primi due complessi operativi
Al COMANDANTE DIVISIONE
FANTERIA "GRANATIERI DI SARDEGNA"
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA CACCIATORI
DELLE ALPI
Al COMANDANTE DIVISIONE FANTERIA ISONZO
Al COMANDANTE DIVISIONE
FANTERIA MACERATA
Al COMANDANTE RAGGRUPPAMENTO CC.NN. "MONTAGNA"
Al
COMANDANTE XI RAGGRUPPAMENTO GAF
Al COMANDANTE RAGGRUPPAMENTO MANOVRA
(Generale De Rienzi)
Siamo al termine della 1^ parte del 2^ complesso
operativo.
I risultati pratici sono i seguenti:
a)- nemici uccisi in
combattimento n.32
b)- ribelli catturati e passati per le armi n.84
c)-
ribelli volontariamente presentatisi n.50
d)- individui arrestati per cui
sono in corso accertamenti n.13
e)- armi consegnate e prese: fucili 38 -
fuc.mitr. 3 - cartucce un migliaio
f)- apprestamenti tattici e logistici
distrutti.
In complesso non vi sarebbe da stare allegri - data l'entità
della forza impiegata nelle operazioni di controguerriglia, se nelle operazioni
in grande non si fosse accertato che i nostri soldati hanno fatto tutto quanto
si poteva per avere risultati migliori. Ma evidentemente, le difficoltà del
terreno, la vastità del territorio da rastrellare in confronto alla truppa
impiegabile, l'astuzia volpina dei briganti comunisti, rotti alla vita dei
boschi ed aiutati direttamente ed indirettamente dalla popolazione, e la loro
possibilità di celarsi nelle loro case e di apparire come innocui cittadini,
hanno concorso a ridurre i risultati che si speravano dal nostro lavoro
...
Mentre esorto non soltanto a continuare, nei futuri complessi
operativi, con lo stesso spirito con cui sono stati intrapresi i primi due, ma
anche ad affinare sempre più la nostra tecnica per riuscire ad accerchiare
meglio od almeno ad agganciare i gruppi nemici prima che il loro esodo in
Croazia - come pare - ce ne sottragga la massima parte; rilevo ancora una volta
la necessità, in vista appunto delle difficoltà di catturare in gran numero i
briganti, di sopprimere senza pietà non solo i colpevoli, ma anche i sospetti, e
di internare gli uomini validi che sembra facciano ritorno ai paesi già occupati
dai ribelli. Questi, non c'è da illudersi, ce li ritroveremo ancora in agguato
nei boschi contro i nostri soldati, al termine del ciclo operativo.
Ricordare
che ogni cittadino può mascherare un partigiano che, seppellito il fucile ed
impugnata la vanga, è pronto a riprenderlo per tirare nella schiena ai nostri
soldati; ricordare che le circolari 02/7037 del 18 e 02/10052 del 21 luglio sono
ordini chiari e tassativi e rispondono alla dura necessità della situazione e
alle esigenze del nostro prestigio.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
F/to Mario
Robotti
T E L E G R A M M A
P.M. 46, 4 agosto 1942 XX
DA COMANDO XI CORPO D'ARMATA
. . . . . INDIRIZZI . . . . .
02/10216 ALT DISPONGO CHE CHIUNQUE SIA TROVATO IN POSSESSO DI
STAMPATI ET TESSERE COMUNISTE O DOCUMENTI ANALOGHI SIA PASSATO PER LE ARMI ALT.
LE ABITAZIONI IN CUI SARANNO TROVATI DOCUMENTI DI CUI SOPRA DOVRANNO ESSERE
DISTRUTTE. ALT.
F/TO GENERALE ROBOTTI
COMANDO DEI CC.RR. DELL'XI CORPO D'A R M A T A
P.M.10, 5/8/1942 XX
N. 5/323 di prot.
AL COMANDO DELLA 209 SEZIONE MISTA
CC.RR. SEDE
AL COMANDO DELLA 375 SEZIONE MISTA CC.RR. SEDE
AL COMANDO
DELLA 210 SEZIONE MISTA CC.RR. SEDE
. . . . . per norma.-
IL MAGGIORE COMANDANTE I CARABINIERI REALI
F/to Angelo
d'Amato
COPIA FONOGRAMMA
DA COMANDO DIVISIONE
CACCIATORI
AT COMANDO XI CORPO D'ARMATA
e, per conoscenza:
AT
COMANDO DIVISIONE GRANATIERI "SARDEGNA"
AT COMANDO DIVISIONE
"MACERATA"
N. 5966/op.
RIEPILOGO ATTIVITA' GIORNO 3 CORRENTE
IL BTG. 52° FTR. ESEGUITO RASTRELLAMENTO ZONA TRAVNA GORA
(VH-XK). ZONA RAVAC (VO-CD) ZONA PODGORA (DQ-CD) DAI BGT. 51° FTR ZONA
LEDENIK(VS-BZ) NESSUNA NOVITA' BRIGANTI COMUNISTI PASSATI PER ARMI UNO.
ARRESTATI SOSPETTI DI FAVOREGGIAMENTO DIECI. ARRESTATI SESSANTATRE ABITANTI
RAKITNICA PURE SOSPETTI FAVOREGGIAMENTO. DISTRUTTO UN ACCAMPAMENTO RIBELLI,
INCENDIATE CINQUE BARACCHE, RIMOSSE ABBATTUTE, DISTRUTTI POSTI VEDETTA,
CATTURATE DUE MITRAGLIATRICI SCHVARTZLOSE, TRE FUCILI MITRAGLIATORI, DUE FUCILI,
CINQUE CASSE MUNIZIONI CONTENENTI ANCORA 4376 CARTUCCE, UNA CASSA CON 31 BOMBE
VARIE, 52 ROTOLI DI MICCIA, 51 CHILI DI ESPLOSIVI VARI, DUEMILA DETONATORI,
ULTERIORI 200 METRI DI FILO TELEFONICO, UN BASTO 7 CAVALLI ET VARI INDUMENTI
UNIFORME JUGOSLAVA.
F/TO GENERALE RUGGERO
Giunto ore 7,25 del 4/8
[Nota del Generale Robotti
ndr]
Galli, [Capo di Stato Maggiore ndr]
chiarire bene il trattamento
dei sospetti, perchè mi pare che su 73 sospetti non trovar modo di dare neppure
un esempio è un po' troppo.
Cosa dicono le norme della 3 C e quelle
successive ?
Conclusione :
SI AMMAZZA TROPPO POCO !
XIV BATTAGLIONE CARABINIERI REALI MOBILITATO
TENENZA DI
CIRCONIO
Circonio, lì 7 gennaio 1943-XXI
AL COMANDO DEL GRUPPO DEI CARABINIERI REALI MOBILITATO DI
LUBIANA
AL COMANDO DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI REALI DI
LONGATICO
In questi ultimi giorni sono rientrati dai campi di
concentramento alcuni civili in istato di grave denutrizione, in qualche caso,
realmente pietoso, il che ha prodotto una dolorosa impressione fra la
popolazione.
Si è inoltre diffusa la notizia che in Italia si sarebbero
verificati vari casi di decesso provocati dalla scarsità del vitto e da malattie
epidemiche diffusesi per deficienza di misure sanitarie.
Tale trattamento
degli sloveni incide sensibilmente sulla nostra dignità ed è contrario a quei
principi di giustizia ed umanità ai quali facciamo spesso appello nella
propaganda svolta in questa provincia.
Voci non controllate riferiscono che
la deficienza del vitto si verificherebbe in modo particolare ad Arbe
In
realtà appare strano - qualsiasi sia la quantità di detta - che possano
verificarsi casi tanto diffusi e gravi di denutrizione.
Sono ad esempio
ritornati alcuni civili di Loz - frazione di Stari trg - sprovvisto di presidio,
ove le nostre truppe hanno agito con particolare severità eseguendo la
distruzione quasi completa delle abitazioni ed annessi, la confisca del
bestiame, la fucilazione di molti giovani e l'internamento di un elevato numero
di civili.
Coloro che rientrano vengono a trovarsi privi di tetto, di mezzi
di sussistenza, di lavoro ed improvvisamente a conoscenza di tragiche situazioni
d famiglia - precedentemente in parte o del tutto ignorate, potrebbero essere
facilmente indotti ad insane determinazioni.
Qualche comandante di stazione
ha inoltre con disappunto notato che mentre rientrano civili per i quali non è
stata richiesta alcuna informazione all'Arma nessun internato è stato ancora
rimesso in libertà fra i tanti per i quali si è da tempo espresso parere
favorevole trattandosi di elementi di buona condotta. - ove da qualche tempo il
vettovagliamento degli internati sarebbe stato affidato ad una ditta - che
distribuirebbe una razione molto più ridotta di quella prescritta.
IL TENENTE COMANDANTE LA TENENZA
Filippo
Falco
COMANDO SUPERIORE FF.AA.
"SLOVENIA-DALMAZIA"
(2
ARMATA)
-Ufficio Ordinamento-