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“NECESSARIA LA PROTESTA, RESTI FUORI LA VIOLENZA”
Lettera aperta dell’assessore comunale Adriana Querzè agli studenti del San Carlo


La protesta degli studenti è "sacrosanta, legittima e necessaria", ma per evitare che la scuola diventi un "campo di battaglia per le schermaglie politiche" bisogna diffidare di chi propone azioni violente, di chi suggerisce di imporre il pensiero con la forza, di chi suggerisce solo slogan, di chi consiglia di andare avanti da soli, senza confronto.
Lo afferma l'assessore comunale all'Istruzione Adriana Querzè in una lettera aperta rivolta agli studenti del San Carlo. Ecco il testo integrale.

Cari ragazzi,
mi rivolgo a chi, tra voi, ha occupato il San Carlo, a chi sta pensando ad altre occupazioni, a chi vuole entrare a scuola.
Tutti voi andrete in un'università dove sarà più difficile studiare e dopo, probabilmente, avrete una vita da precari.
Tutti pensate che vi abbiano rubato il futuro e avete ragione: qualcuno reagisce manifestando o gridando la rabbia, altri tacendo o allontanandosi dalla vita pubblica.
Io penso che la protesta degli studenti sia sacrosanta, legittima e necessaria in quest'Italia che propone ai giovani modelli di gieffini ed escort, che affossa la scuola contrabbandando i tagli per riforme e lasciando che politici rissosi, sui fondi per istruzione e ricerca facciano cassa.
Forse sapete che sulla vostra protesta ci sono già gli schieramenti della politica locale: la destra afferma che la protesta è stata violenta e la sinistra che non lo è stata.
Ormai è sempre così e la scuola è diventata il campo di battaglia per le schermaglie politiche.
Non permettete che accada: non sulla vostra pelle.
Io non ero presente all'occupazione e non so cosa sia accaduto. So però che ogni protesta deve rispettare alcune condizioni.
Nessuna protesta può essere violenta: usare le mani e non le parole è sbagliato e denota debolezza.
Nessuna protesta può essere imposta a chi non intende aderirvi: rispettare il pensiero degli altri è un valore, anche se quel pensiero non lo condividiamo.
Nessuna protesta può vivere di soli slogan: il ragionamento è il cibo che la nutre.
Nessuna protesta può isolare chi la fa: sono le alleanze ciò che trasformano una protesta in un progetto.
Diffidate di chi vi propone azioni violente, di chi vi suggerisce di imporre il vostro pensiero con la forza, di chi vi suggerisce solo slogan, di chi vi consiglia di andare avanti da soli.
Organizzatevi per parlare con tutti: genitori, insegnanti, presidi, con chi la pensa come voi e con chi la pensa diversamente.
Studiate, informatevi, raccogliete dati, confrontarvi con altri studenti, mettete insieme oltre alla ragioni del no ai provvedimenti del Ministro alcune proposte per far funzionare meglio la scuola, la vostra scuola, oggi.
E cercate l'alleanza di tutti coloro che alle sorti della scuola sono davvero interessati.

Adriana Querzè
Assessore all'Istruzione del Comune di Modena

30/11/10

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