IL GIORNALE CHE FACEVA “MALE”
ALCUNE COSE CHE RICORDO A PROPOSITO DE “IL MALE”
Correvano i tumultuosi anni settanta del XX secolo….
Per essere precisi, i fatti accaddero nella seconda metà dei
rivoltosi ’70 con un Movimento (studentesco) all’apice della sua virulenza e
che divenne il bacino d’utenza naturale della neonata rivista “ IL MALE”.

La scelta estrema che segnava il nome del giornale, si
rivelò subito attraente per il popolo della contestazione.
Insomma IL MALE si presentava come un foglio polemico,
esagitato, provocatorio, insolente, sfacciato, impertinente, caustico,
irriverente e maleducato…dunque molto stimolante!
In quel tempo la grande svolta della contestazione fu la
consapevole e condivisa estinzione dell’ideologia – intesa come impegno
politico obbligatorio e schematico – ed il conseguente, parallelo svilupparsi
del SARCASMO contrapposto alla durezza del potere e delle sue esibizioni di
forza repressiva, poliziesca e militare. Lo SBERLEFFO contro la maschera dura
dei governanti!
La scommessa era dimostrare dopo anni di dibattiti e
confronti verbali, che una vignetta (comica) può essere tanto più devastante e
più incisiva di molti discorsi prolissi.
Il movimento non aveva mai smesso di citare la frase “sarà
una risata che vi seppellirà “ slogan anarchico più volte riciclato.
