Vittorio Arrigoni è stato ucciso. Che logica c'è dietro a questo orrore? Quale ragione sta dietro a questa irragionevole crudeltà? E' difficile capirlo, ma dobbiamo riuscire a farlo per poter sconfiggere l'aberrazione che ha mosso i suoi assassini. Uccidendo questo uomo buono, intelligente e generoso, chiunque essi siano stati, i suoi assassini hanno inferto un colpo duro alla causa per la quale egli si spendeva, come hanno fatto del resto coloro che hanno ucciso Juliano qualche giorno prima. Due omicidi, lo stesso effetto. Cui prodest?
Ed ora? Ora non è vero che ora non ci resti che piangere inorriditi/e. Per conservare in noi la sua memoria, abbiamo da moltiplicare l'impegno per sostenere la lotta di liberazione del popolo palestinese restando umani; abbiamo da battere l'inumanità dilagante in questo conflitto asimmetrico di Israele contro i palestinesi con un di più di umanità. Avrà senso così pensare che Vittorio, come Juliano, continuino a lottare insieme a noi.
Ieri sera abbiamo improvvisato un presidio - che è durato tutta la notte - in p.za Montecitorio per dar forza all'appello inviato al governo tramite un fax al sottosegretario Letta "perché attivi ogni canale possibile e si metta in relazione con i gruppi responsabili del rapimento di Vittorio e con l'autorità palestinese di Gaza per l'immediata liberazione del nostro concittadino". L'appello purtroppo non è servito. Malgrado le rassicurazioni pervenute da più parti - che ci avevano fatto sperare che avremmo potuto festeggiare oggi la liberazione del nostro compagno ed amico - è accaduto il peggio. Ci ritroveremo perciò egualmente alle 10 al presidio in piazza Montecitorio per onorare Vittorio riprendendo subito la sua e la nostra lotta e per chiedere con forza al governo ed al parlamento un cambio radicale della politica italiana nei confronti della Palestina e di Israele, poiché il rapimento e l'uccisione di Vittorio Arrigoni, comunque siano andate le cose, rientrano nel quadro degli innumerevoli e gravissimi frutti dell'illegittima occupazione di Israele dei territori palestinesi.
La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.