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Medio Oriente » Condannare le due parti: peggio degli assassini  
Condannare le «due parti»: peggio degli assassini!
 Michel Warschawski*

Barak, Olmert, Livni e Ashkenazi un giorno dovranno rispondere di crimini di guerra davanti a una corte di giustizia, come altri criminali. Di conseguenza, è nostro dovere informare sui loro atti e dichiarazioni per essere sicuri che paghino per i massacri che hanno ordinato e commesso.
Ma un’altra categoria di criminali potrebbe sfuggire ai tribunali. Questi non si sporcano le mani del sangue dei civili, ma forniscono le giustificazioni intellettuali e pseudo morali agli assassini. Formano l’unità di propaganda del governo e dell’esercito di assassini.
Gli scrittori israeliani Amos Oz e A. B. Yehoshua sono gli esempi tipici di simili miserabili intellettuali, e non è la prima volta! Ad ogni guerra si offrono volontari nello sforzo militare israeliano, senza neanche l’arruolamento ufficiale. Il loro primo compito è quello di fornire delle giustificazioni all’offensiva israeliana, poi, in un secondo tempo, piangono la verginità perduta e accusano il campo avverso di averci costretto ad essere brutali.
La giustificazione fornita da Oz sul Corriere della Sera  e da Yehoshua su La Stampa è chiaramente di dover reagire ai missili su Sderot, come su tutto fosse iniziato con questi missili: «Ho dovuto spiegare agli italiani – scrive Yehoshua su Haaretz del 30 dicembre 2008 – perché l’azione israeliana era necessaria…»
Yehoshua e Oz hanno dimenticato i 19 mesi di brutale assedio israeliano imposto a un milione e mezzo di esseri umani, privandoli delle forniture più elementari. Hanno dimenticato il boicottaggio israeliano e internazionale verso il governo palestinese democraticamente eletto. Hanno dimenticato l’isolamento forzata tra Gaza e la Cisgiordania, separazione imposta per isolare e punire la popolazione di Gaza per la sua scelta democratica scorretta.
Dopo aver scelto di riscrivere la cronologia degli eventi, Oz e Yehoshua usano l’argomento della simmetria: la violenza è usata dalle due parti e risono vittime innocenti a Gaza come in Israele. In effetti, ogni civile ucciso è una vittima innocente. Allo stesso tempo, la cronologia e i numeri non sono fuori luogo: 3 civili israeliani sono stati uccisi nel sud di Israele, ma solo dopo che l’aviazione israeliana aveva messo in atto il massacro pianificato nel centro della città di Gaza, ammazzandone oltre 300.
Questa posizione degli intellettuali più noti di Israele serve da giustificazione morale al sostegno che il partito della sinistra sionista Meretz offre all’aggressione criminale del ministro della difesa Barak. A tempo debito anche Meretz esprimerà la sua opposizione alle uccisioni, ossia quando la comunità internazionale esprimerà la propria preoccupazione per le colpe di Israele. Per il momento questa comunità internazionale resta silenziosa e sembra anche felice del contributo israeliano alla propria santa crociata contro la minaccia islamica globale.
Per dimostrare preoccupazione, l’Europa invia un’assistenza sanitaria (simbolica) alla popolazione di Gaza. Sentendo il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner sostenere l’azione israeliana, mentre annuncia la decisione di inviare generi umanitari a Gaza, non ho potuto fare a meno di ricordare le informazioni sulle delegazioni della Croce Rossa Internazionale che avevano visitato i campi di sterminio nazisti con cioccolata e biscotti. So che non è la stessa cosa, ma nessuno può determinare le associazioni mentali.
Bernard Kouchner ha comunque una circostanza attenuante: i regimi arabi, in particolare quello di Hosni Mubarak, sostengono l’aggressione israeliana. E anch’essi manderanno cioccolato e biscotti ai bambini di Gaza, salvo, ovviamente, a quelli che giacciono morti all’ospedale di Shifa.
 
* Alternative Information Center – Beit Sahour/Gerusalemme - 31 dicembre 2008   
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