Il
fare
Fallo
con il sari che ti avvolge/ in una celebrazione tenera/come la madre
a cui aneli/fallo con la madre che invece ti ritrovi/in tutta la sua
magnificenza ferita.
Fallo
con ogni cicatrice e callo/sulle mani di tuo padre/ e come hai sempre
desiderato/mani rozze da meccanico come le sue/con le credenziali di
ogni unghia/ridotta all’osso ogni/linea sulla palma unta di grasso.
Distillalo
dall’offerta/delle sue mani/a 50 anni di lavoro per garantire/che
le sue figlie non /avrebbero mai dovuto lavorare con le loro
costruiscilo/ per scoprire/ a cosa sono buone le tue mani.
Fallo
per tutte le mani/che ti hanno mai toccata/ quelle che ti hanno
afferrato i seni di quattordicenne/in una strada di Nairobi sicchè
per settimane dopo/continuavi a camminare così ( ingobbita
con le braccia che proteggono il seno)/ quelle che hanno fatto
scivolare un ago dentro il gomito per far salire una grossa
colonna/di liquido rosso/ per testare se era abbastanza puro/per
ricevere la carta verde mani/che ti hanno insegnato a lanciare/
mani/che cantano la guarigione nei tuoi muscoli mani/che ti hanno
adorato in modi/che ti lasciano/consacrata e umile
Fallo
usando le mani / mozzate agli Arawak/da Colombo e i suoi uomini/o
quelle dei bambini Ohlone tagliate dai preti spagnoli cesti/di mani
mozzate presentate alla fine della giornata ai padroni delle
piantagioni belghe/nel Congo pollici/mozzati ai tessitori indiani
dagli inglesi perché avevano/ancora le mani.
Fallo
per tutti quelli /che ti hanno mai detto Tu pensi troppo tu
parli/troppo ti interroghi/più del necessario sei
troppo/intensa troppo seria troppo/arrabbiata – dai rilassati per
Dio mica hai/familiari in Airak!
Fallo
perché non hai/l’assicurazione sanitaria e questo fatto ti
balena in mente come un neon intermittente/ogni volta che cadi/a
lezione di danza quando pedali/in una strada senza pista ciclabile la
tua migliore amica/ha 53 anni e non ha/assicurazione sanitaria che le
costerebbe/400 dollari al mese quando si pensa/all’assicurazione
sanitaria ti vengono in mente gli zari/ fili di argento
battuto/tessuti dentro il sari in modo che in un’emergenza/una
donna può bruciare/il sari ma recuperare/l’argento ti
chiedi/come ci si sente/a toccare con un fiammifero acceso/la propria
eredità
Fallo
perché gli iracheni/avevano la mutua uno dei migliori sistemi
sanitari/del mondo prima della prima guerra del Golfo/i bambini
urlano senza tregua in quattro o cinque per ,letto/dal dolore causato
dai parassiti della sabbia/perché mancano tre centesimi di
antibiotico le donne/partoriscono sul pavimento in un angolo/che non
sia zeppo di vittime di guerra
Fallo
per tutte quelle mattine che hai aperto gli occhi/alla luminosa
bellezza/della faccia di un amante addormentato che conosci con ogni
cellula del tuo corpo/che la vita è gioia fallo/per tutte le
volte che hai pregato di morire per far tacere/gli urli che non puoi
più sopportare di sentire fallo perché non hai
mai/temuto la morte solo il dolore di vivere/ad occhi spalancati
Fallo
con il tuo corpo/dolore/nelle spalle intorpidite/i tunnel
carpali/mani ghiaccio nelle dita dei piedi ogni mattina la salmodia
/dei piedi la risata/dei fianchi nella pista da ballo i dialoghi/del
bacino/con la mortalità
Fallo
con rabbia/ogni faccia compiaciuta da idiota che avresti voluto
spaccare/contro il carnaio di guerra ogni incontro/che ti ha lasciato
la gola soffocata/con parole che non osavi dire scava le
parole/celate nello stomaco in rivolta mentre passavi i controllori
dei visti parole/che hai inghiottito fino a quando hai oltrepassato
il confine/ci sono ancora lo sapevano/che saresti ritornata a
riprenderle
Fallo
per ogni testa di cazzo che si sia mai erto/ad arbitro della tua
purezza culturale/della tua autenticità etnica che ti
diceva/come mangiare i tuoi cibi indossare/i tuoi vestiti
ascoltare/la tua musica espropriata/ e trasformata in feticcio la tua
cultura/per loro mero intrattenimento
Fallo
ben sapendo che l’arte/ non è mutamento politico/fa’ una
preghiera/per un cambiamento politico reale un omaggio/ai vostri eroi
una libazione/ai vostri dei
Fallo
per confondere i tuoi genitori/ancor di più su/esattamente ciò
che fai e come ce la fai/a sbarcare il lunario e Bete/perché
non ritorni alla tua carriera e continui a scrivere/per hobby?
Fallo come modo per presentare le tue scuse/per tutti i modi in cui
li hai delusi
Fallo
per il significato arcaico/della parola fattore/poeta/per la
radice greca poiesis/della parola poeta/da fare, creare.
Fallo per liberarti dall’illusione/di essere creatore fa’
qualsiasi cosa/ma non toglierti/di mezzo/per aprire la strada
a/questo incubo di seta/tessuto di potere succube/al sangue e alla
storia
Perché
non si sa mai abbastanza/ma si può imparare che non/si sarà
mai veramente pronti ma si può far finta perché/il
quando e il dove sono qui e adesso le risposte/a chi e cosa sei e
questo il come/e il perché /saranno rivelati/nella creazione.
Perché nel canto dell’universo/mia cara, la tua voce è
che un/nanosecondo di un/nanosecondo di uno squittio di falena
quindi/smettila di prenderti tanto sul serio e SQUITTISCI per dio
perché pronto/non è mai una domanda, ma semplicemente
il ricordarsi/di respirare/e di saltare.