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Medio Oriente » Israele soluzione ONU OK  

12-08-2006

Soddisfazione in Israele per la risoluzione 1701

israele1.bmpGli uffici del primo ministro e del ministro della difesa israeliani hanno espresso sabato la propria soddisfazione per il testo della risoluzione 1701 adottata l’11 agosto 2006 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul cessate il fuoco in Libano. Domenica 13 agosto il primo ministro Ehud Olmert raccomanderà al governo israeliano l’approvazione della risoluzione.

Secondo fonti diplomatiche israeliane, la risoluzione 1701 contiene gli elementi essenziali che Israele ritiene possano contribuire a creare una situazione più stabile e sicura, impedendo a Hezbollah di mettersi nelle condizioni di scatenare nuovamente il tipo di crisi regionale cui abbiamo assistito nel corso e dell’ultimo mese. Il preambolo della risoluzione, infatti, attribuisce con chiarezza la responsabilità della crisi a Hezbollah, chiede il rilascio senza condizioni degli israeliani trattenuti in ostaggio, e sollecita l’applicazione della risoluzione 1559.

Inoltre, i paragrafi operativi della risoluzione prevedono la cessazione degli attacchi armati da parte di Hezbollah, la creazione di una rinnovata forza Onu UNIFIL rafforzata (15.000 soldati), con un mandato più ampio e preeciso (quello di intraprendere “tutte le azioni necessarie” per impedire attività ostili di ogni tipo nell’area di operazioni), chiede che in Libano non vi siano gruppi armati né stranieri né locali (cioè né milizie Hezbollah né consiglieri militari siriani o iraniani), istituisce un embargo sulle armi dirette a soggetti libanesi che non siano il governo, dando mandato all’UNIFIL di farlo rispettare (presso aeroporti, porti marittimi, valichi di confine ecc.). Infine vieta agli elementi armati Hezbollah di ritornare nel Libano meridionale, nella zona fra la Linea Blu (confine con Israele) e il fiume Litani.

In altri termini, la risoluzione contiene gli obiettivi fondamentali che il governo d’Israele si proponeva di conseguire con la sua reazione militare dopo l’aggressione a freddo subita da Hezbollah il 12 luglio scorso, con bombardamenti e sequestro di ostaggi in territorio israeliano. In particolare, Israele si proponeva: il ritorno degli ostaggi, la rimozione della minaccia Hezbollah che incombeva sulle città del nord di Israele, e l’applicazione della risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza che chiede al Libano di esercitare la sua sovranità su tutto il territorio, di schierare il suo esercito fino al confine con Israele e di disarmare Hezbollah.

Israele, concludono le fonti, si attende ora che la comunità internazionale intraprenda i passi concreti necessari per arrivare a una piena ed effettiva applicazione della risoluzione appena adottata.


(Da: MFA, israele.net, 12.08.06)


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