Il Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila, Alkemia,
Circolo de Il Manifesto
presentano:
QUALE FUTURO SULLA PALESTINA
Incontro con
FAUSTO GIANELLI - Giuristi Democratici
e
MICHELE GIORGIO - Autore del libro NEL BARATRO
(I Palestinesi, l’occupazione israeliana, il Muro, il sequestro Arrigoni)
“Tre palestinesi sono stati uccisi oggi nei Territori occupati…”. Per questa notizia non c’è bisogno di andare a vedere che giorno è. È ininterrottamente lo stesso giorno, quasi un intercalare temporale nell’arco di più di mezzo secolo in Medio Oriente. Che quotidianamente ripropone, scriveva Eduard Said «la tragedia di essere vittima delle vittime». Dalla prefazione di Tommaso Di Francesco
Michele Giorgio*: "Israele ha raccolto per tre anni informazioni su Gaza attraverso i suoi servizi segreti e per questo che ritengo che l'attuale offensiva solo inizio poteva essere stata colpendo obiettivi mirati, ma non in seguito. Gli ulteriori bombardamenti sono stati volutamente mirati a colpire le abitazioni. Per non parlare dell'attacco portato anche dalla marina militare".
Fausto Gianelli: "Non è vero che il riconoscimento dell'ONU della Palestina come stato osservatore ne riconosce l'autorità. Anche perchè la Palestina era già uno stato. Esisteva e quindi questa è un accettazione, un riconoscimento già dato. Bisogna però vedere se questo può nei fatti cambiare le cose in seno alla Corte Internazionale. Anche perchè già in precedenza non aveva risposto alle richieste di giustizia dei palestinesi.
Grave è che si continui a sottovalutare la questione degli omicidi mirati. Soprattutto perchè non si prende il considerazione che non è solo una questione di Giustizia ma di Democrazia. Un capo di stato può decide di uccidere senza un regolare processo e preventivamente che possa commettere un reato. Una grave prassi, per il Diritto Internazionale, che pare stia diffondendosi. Mi risulta, infatti, che anche il presidente Obama ogni settimana si trovi in una riunione con la CIA a valutare e decidere tra i nomi riportati su una lista".
* Michele Giorgio è originario di Caserta, dove è nato nel 1961. Giornalista professionista, vive a Gerusalemme ed è corrispondente dal Medio Oriente del quotidiano Il Manifesto; collabora inoltre con altre testate giornalistiche. Da due anni amministra il sito d’informazione Near East News Agency (Nena news)