LA REDAZIONE DI ALKEMIA IN KURDISTAN AL FIANCO
DEGLI OSSERVATORI INTERNAZIONALI
NEWROZ 2013: L’URLO DEL POPOLO KURDO
di Flavio Novara
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IL REPORT DI MIRCA GARUTI
SPECIALE FOTO ALKEMIA NEWROZ 2012 di Mirca Garuti
SPECIALE ALKEMIA NEWROZ 2012:
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http://kurdistanturco.wordpress.com/2012/06/17/lettera-da-un-giornalista-arrestato/
Öcalan: effettueró un appello storico il 21 Marzo
20 marzo 2013
INTERVISTA VIDEO AD ANTONIO OLIVIERI DOPO IL SUO RIENTRO
18 marzo 2013
“MOTIVI POLITICI” L’ITALIANO ESPULSO
CHE AIUTAVA LE FAMIGLIE CURDE
“Mi hanno ritirato il passaporto e portato in uno stanzone, lì c’erano altri stranieri. Nessuna spiegazione, ovviamente. Solo la comunicazione che sarei stato rimpatriato, e per tutta la notte una bottiglietta d’acqua”.
Comincia così il racconto di Antonio Olivieri, presidente dell’associazione “Verso il Kurdistan” , intervistato al rientro in Italia dopo la sua espulsione dalla Turchia perché “indesiderato per motivi politici”.
“Non siamo attivisti – continua Olivieri - volevamo solo offrire borse di studio e sostegno alla popolazione in difficoltà”. L’occasione era far coincidere l’azione umanitaria dei militanti internazionali diretti in Kurdistan con il ruolo di Osservatori Internazionali durante le celebrazioni del Newroz.
“Eravamo un gruppo, una delegazione dell’associazione che ogni anno partecipa al Newroz, il capodanno Kurdo (che si festeggia il 21 marzo; ndr). Dovevamo raggiungere Van, Yuksekova, Hakkari, Cirnak e Diyarbakir. Portavamo aiuti alle famiglie e borse di studio per le ragazze”.
L’associazione “Verso il Kurdistan è nata ad Alessandria, e da oltre 15 anni si occupa di recuperare fondi per aiutare le famiglie curde, alcune di queste hanno mariti, fratelli, padri, figli richiusi in carcere perchè dissidenti: “Molte famiglie - racconta Olivieri - non sono composte di sole donne, in serie difficoltà per mantenere se stesse e i figli piccoli”.
Antonio Olivieri ci tiene a ricordare che questi atti d’intimidazione esercitati dal governo di Ankara “non cambierà la nostra attività. Noi proseguiremo negli aiuti. Noi vogliamo solo portare avanti i nostri progetti”.
Mentre il Coordimento Kurdistan, chiede al Parlamento italiano di attivarsi con urgenza e di rivedere i rapporti con la Turchia, fino a quando questa violerà insieme ai diritti del popolo curdo, a Roma il 21 marzo Olivieri festeggerà il Newroz con i curdi-italiani.
17 marzo 2013
TURCHIA: FERMATO E TRATTENUTO ITALIANO PRESIDENTE ASSOCIAZIONE UMANITARIA PRO KURDI ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI ISTANBUL
Oggi alle ore 19.00 presso l’aeroporto internazionale Atatürk di Istanbul è stato fermato e trattenuto Antonio Olivieri presidente dell’Ass. “Verso il Kurdistan”.
Dopo il rifiuto di alcuni giorni fa all’ingresso in Turchia dell’italiano, Francesco Marilungo, interessato alla cultura e alla lingua curda, il governo Turco prosegue nella sua politica di espulsione preventiva dei militanti internazionali diretti in Kurdistan come Osservatori Internazionali con il compito di osservare e nel limite delle loro possibilità, impedire che vengano perpetrate ingiustificate violenze contro la popolazione Kurda. In particolare durante la celebrazione del Newroz (Nuovo giorno), un’antica festa di primavera dei popoli mesopotamici, che per la popolazione curda coincide con il loro capodanno. Una mobilitazione di popolo questa, che attingendo alla celebrazione della leggenda che narra della ribellione contro un re dispotico e sanguinario, trova la forza di sfidare la repressione delle autorità turche.
Attualmente ad Antonio Olivieri, a cui sono stati ritirati i documenti dopo essere stato perquisito e rinchiuso in una stanzetta con altre sette persone, non è stato concesso di vedere i suoi avvocati ai quali è stato però comunicato che sarà rispedito in Italia “per motivi di sicurezza”.
I rappresentanti della delegazione, che anche quest’anno è composta da numerosi italiani, hanno contattato immediatamente l’ambasciatore Italiano ad Istanbul per sollecitarne un suo intervento e la neo presidente della Camera Onorevole Laura Boldrini affinché il Parlamento italiano appena insediatosi si attivi con urgenza per verificare le condizioni del trattenimento e del respingimento in frontiera di Antonio Olivieri e per sollecitare una revisione dei rapporti con il governo Turco.
“Fino a quando questo violerà insieme ai diritti del popolo kurdo anche i diritti di quei cittadini europei solidali che si adoperano per la pace e la soluzione della questione kurda”.
Il Newroz 2013 appare da subito ancor più difficoltoso degli altri anni. Non solo per il fermo di Olivieri e di altri militanti o giornalisti che vogliono essere presenti ma anche per il livello di attenzione militare rivolto in questi ultimi mesi dal governo turco verso quelle zone adiacenti al confine Siriano.
“Speriamo – continuano alcuni militanti intervistati - che come le autorità si sono prodigati per la difesa e il rimpatrio dei Marò arrestati in India, abbiano il medesimo comportamento per quegli italiani che con la propria presenza difendono il rispetto del diritto internazionale”.