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Medio Oriente » Speciale Siria: una guerra da evitare  


SIRIA
UNA GUERRA DA EVITARE

di Mirca Garuti


Un’altra guerra imminente?  Se si leggono i titoli dei tanti quotidiani italiani e stranieri, sembra proprio di sì. Le tante voci che tentano di alzarsi a difesa di un popolo, anzi, dei popoli che fanno parte dell’area circostante la Siria, restano inascoltate. Gli interessi personali dei Grandi Stati sono più importanti di tutto e tutti. L’uomo, per l’ennesima volta, dimostra tutta la sua capacità distruttiva nei confronti dei suoi stessi simili! La storia non insegna, il passato non è in grado di dimostrare l’inutilità di un’altra guerra, si è sordi e ciechi, quando in gioco c’è solo il proprio interesse e potere. Quando le armi chimiche sono usate dagli “amici” si rimane in silenzio, si fa finta di niente, mentre, quando sono utilizzate dai “nemici”, allora s’insorge, si grida all’orrore ed al dovere dare una lezione. Come il solito, due pesi e due misure, secondo la convenienza!
La crisi economica porta sempre e solo alla guerra. Il Presidente americano, incurante dei tanti “No alla guerra”, prosegue il suo cammino verso una sicura catastrofe. A lui non interessa se tantissime persone innocenti moriranno! O è tanto cieco e sordo, oppure è solo un burattino nelle mani di qualcuno più forte di lui.

“La strategia usata è sempre la stessa. Prima fase: si grida alla mancanza di democrazia e di diritti umani. Seconda fase: s’inviano consiglieri che sostengono i militanti della libertà e s’inventa un aggettivo per la rivoluzione in atto (dei gelsomini, dei cedri, arancione ecc.) I consiglieri partecipano anche alle proteste e agli scontri, aumentando così di numero ed intensificando il loro coinvolgimento. Terza fase: la causa della guerra.” (da “Left “del 31/08/2013 – nota di Maurizio Torrealta)


 

La Siria  per tutti è quella rappresentata dal governo di Bashar al-Assad oppure dai così detti “ribelli”. Pochi parlano della terza forza del paese: i curdi siriani. In Siria come in Turchia la lingua curda fu proibita nella stampa e nella società. Oltre al genocidio culturale, il regime siriano non ha mai smesso le aggressioni fisiche nei loro confronti. I curdi vivono da sempre una tragedia umana. In questa guerra la posizione dei curdi è stata neutrale, hanno  preso le distanze sia dalle forze del regime e sia da quelle di opposizione, organizzando una propria resistenza, cercando di sviluppare una politica indipendente.

Il quotidiano “The Independent” il 26 agosto scorso ha pubblicato una corretta analisi sulla situazione siriana, affermando che: “Mentre il mondo nella scorsa settimana si è concentrato sugli orrori a Damasco, i ribelli anti-governativi hanno condotto una campagna di pulizia etnica contro i curdi siriani nel nord-est del paese, costringendo 40.000 di loro, in meno di una settimana, a fuggire attraverso il Tigri nel nord dell'Iraq. Così molti stanno cercando di sfuggire a quello che le Nazioni Unite dicono che è il più grande singolo esodo dei profughi dalla guerra. Il ponte di barche sul Tigri che stavano utilizzando è vicino al collasso e ha dovuto essere chiuso, intrappolando decine di migliaia di curdi terrorizzati all'interno della Siria .”
Ma chi sono questi ribelli? Sempre sul quotidiano inglese: “I ribelli non vogliono negoziare con il governo, in parte perché sono così frammentati che avrebbero difficoltà a concordare una squadra di negoziatori che rappresenti i diversi filoni di opposizione. Secondo una stima, ci sono 1.200 diverse unità militari ribelli in Siria  che variano nel formato: da gruppi familiari di alcune decine di combattenti a piccoli eserciti di miliziani ben organizzati e pesantemente armati di carri armati e artiglieria.”

Approfondimenti:

Gli interessi economici della Francia interventista di Marco Cesario da Linkiesta

Dossier: “I curdi in Siria”  (link su uikionlus)

“Contro la Guerra del Levante” – Paola Caridi, dal sito “Invisibile Arabs”

-    L'Iran, non la Siria, vero bersaglio dell'Occidente di Robert Fisk

-    L'infernale illusione delle armi di Adonis

Appello di UikiOnlus

Appello del Partito comunista libanese

-   Notizie dalla Siria . Nena News Agency

- No alla guerra imperialista di Bassam Saleh


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