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Visti per Voi » E ora dove andiamo  
E ORA DOVE ANDIAMO?
di Enrico Gatti

Regia: Nadine Labaki
Francia, Libano, 2011
Voto: 8


Nell’arido deserto libico un piccolo villaggio vive isolato dal mondo. Solo uno stretto ponte di roccia lo separa da una terra dove i conflitti religiosi invadono la vita di tutti, quotidianamente. I giornali radio e i telegiornali non parlano che di stragi e lotte armate fra fazioni religiose contrapposte. Non si contano più i morti, vittime di un cieco fondamentalismo che sembra chiudere la porta a qualsiasi dialogo. Eppure in questo villaggio musulmani e cristiani convivono, seppur con qualche difficoltà, pacificamente. Non ci sono combattimenti e non ci sono discriminazioni. Forse però qualcosa sta cambiando, ma qualcuno lotterà per mantenere intatto il fragile equilibrio.
Nadine Labaki, regista di Caramel, dirige con eleganza una commedia vivace contagiata a tratti da musical e tragedia. C’è anche qualcosa di surreale, forse nell’ambientazione e nelle situazioni, ma non è di troppo anzi, consente come spesso accade di adottare un linguaggio diverso, universale, capace di avvicinare un pubblico più vasto a temi lontani e plausibilmente meno sentiti.
Riflessioni a parte, E ora dove andiamo? rimane una commedia, una commedia che gioca prima di tutto sulle differenze fra uomini e donne.
Il film è chiaro e spietato nel descrivere due umanità. Un’umanità femminile che crede, prega, pensa, dissente, ragiona, perdona, comprende, difende; e un’umanità maschile che attacca, litiga, uccide, diffama, sragiona, accusa, ferisce, ignora, distrugge. Il ritratto del ‘sesso forte’ è tanto feroce quanto ironico e rappresenta l’esasperazione di chi è arrabbiato, oltre che stanco, di una battaglia insensata e inutile portata avanti da chi non sa, e non si pone il problema, di cosa sta facendo.
Le battute e le situazioni stemperano a meraviglia momenti anche molto drammatici, pur non perdendo di vista il messaggio e senza semplificarne il contenuto.
Un film solido e maturo sorretto in primis dalle splendide attrici, brave e Donne.

Presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard.


 

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