I GATTI PERSIANI
Di Enrico Gatti
Regia: Bahman Ghobadi
Iran, 2009
Voto 7
Dal lontano Iran arriva una voce di speranza. Con questo film, il regista Bahman Ghobadi racconta storie vive e autentiche di giovani adulti disposti a veri sacrifici per la loro grande passione, la musica. Un affresco colorato e strepitante di una Teheran sotterranea, alternativa a quella delle manifestazioni e della violenza. Questa è una capitale fatta di sotterranei, di tetti, di palazzi in costruzione, di stalle, che si complicano per confondere i nemici e si svelano a chi è amico. E’ una città abitata da giovani che vivono solo di musica. Una città in cui si canta sempre, ma mai troppo forte. Le voci e i suoni sono tanti, fra la ricerca del nuovo e la forza delle tradizioni, e si fondono in cerca di una identità comune. In questa città qualcosa sta crescendo. Una libertà oppressa ma non piegata che aspetta latente il momento di emergere, conscia di poter scuotere le coscienze di un popolo.
Tutto questo è raccontato in un piccolo lavoro, entusiasta e coinvolgente. Le immagini rapide e colorate vibrano al ritmo dei suoi protagonisti.
Il film ha purtroppo un qualche limite derivante dagli scarsi mezzi e dalla sceneggiatura. Lo stile documentaristico emerge spesso allontanando chi guarda da una trama, praticamente inesistente, che a fatica mantiene uniti i singoli episodi. Low cost e di riempimento sono anche le inquadrature della città, d’effetto all’inizio, ma ostentate rischiano di appesantire la visione.
Tutto sommato comunque un film, in grado di ispirare, che vale la pena vedere per conoscere, fra tutto, il quotidiano di chi deve lottare contro un potere antitetico al libero pensiero. Di grande umanità, con una bellissima colonna sonora e un finale a sorpresa, che non guasta mai.